Golden Goose conferma il suo momento positivo nel lusso: il brand veneto noto per sneaker, abbigliamento e accessori di alta gamma chiude il primo semestre 2025 con una solida crescita dei ricavi e dell’Ebitda, rafforzando la sua presenza globale grazie all’espansione dei negozi diretti e all’innovativo canale direct-to-consumer. Nonostante il rinvio dell’Ipo, l’azienda continua a consolidare la propria strategia e a valorizzare il rapporto con i consumatori.
Golden Goose: i risultati del primo semestre 2025
Il brand veneto ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi netti per 342,1 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita si è intensificata nel secondo trimestre, con ricavi in salita del 14% su base annua, rispetto al +12% del primo trimestre. L’ebitda rettificato è salito del 3% a 113 milioni, con un margine del 33%. Il semestre si è chiuso con una posizione di cassa di 126 milioni di euro e un leverage netto in calo a 2,4x, rispetto al 2,5x della fine del primo trimestre.
Il canale diretto di vendita cresce con 10 nuove aperture
A livello geografico, tutte le aree hanno registrato segnali positivi: Europa e Medio Oriente guidano la crescita con un +18% su base annua (e +26% nel canale direct-to-consumer), seguiti da Asia-Pacifico (+9%) e Stati Uniti (+8%). Il canale direct-to-consumer si conferma strategico, con vendite in aumento del 19% rispetto al primo semestre 2024, e rappresenta ormai il 77% del totale del business, in crescita dal 73% dello stesso periodo dell’anno precedente.
La rete di negozi diretti è stata ulteriormente rafforzata, raggiungendo 225 store alla fine del semestre, con 10 nuove aperture tra cui Hyundai Jungdong, Singapore Paragon, Manila, Ibiza, l’aeroporto di Venezia e un negozio dedicato alla linea kids a Dubai. Il brand ha inoltre sviluppato concept innovativi come la Golden “Pescheria”, pop-up stagionale ispirato ai villaggi di pescatori mediterranei, replicato a Forte dei Marmi e agli Hamptons, negli Stati Uniti.
Golden Goose: Ipo ancora in vista?
Il gruppo, controllato dal fondo di private equity Permira, aveva inizialmente previsto la quotazione a Piazza Affari nell’estate 2024, poi rinviata. A maggio, il ceo Silvio Campara ha confermato che Golden Goose continua a guardare ai listini italiani, “ma non è ancora il momento giusto”. Durante il Luxury Summit del Sole 24 Ore, ha spiegato: “Il progetto di quotazione resta pienamente valido, ma ora vogliamo concentrarci soprattutto sulle relazioni con i nostri consumatori. Valorizzeremo il nostro asset quando sarà opportuno”. A gennaio 2025, Blue Pool Capital, Il family office fondato a Hong Kong dal fondatore di Alibaba Tsai, è entrato nel capitale del gruppo veneto con una partecipazione di minoranza del 12%.
I commenti
“In un contesto macroeconomico complesso, la nostra performance del primo semestre 2025 rimane resiliente riflettendo la continua risonanza globale del brand Golden Goose tra le sue community – ha commentato l’ad Campara -. Abbiamo registrato una crescita a doppia cifra e ad elevata cifra singola in tutte le regioni, espandendo la nostra presenza con 10 aperture di nuovi store innovativi in luoghi strategici culturali. Questi risultati confermano la forza del brand, l’ottima strategia Dtc orientata all’innovazione e la Co-Creation in continua espansione”.