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GIORNALISMO WEB – Nel sito del Boston Globe finisce la moda del “ieri, oggi e domani”

GIORNALISMO WEB – A scanso di equivoci il Boston Globe utilizzerà nel suo sito i nomi dei giorni della settimana – Internet continua a modificare le abitudini dei giornali, questa volta in meglio – Ma sarà fatta un’eccezione: nei titoli.

GIORNALISMO WEB – Nel sito del Boston Globe finisce la moda del “ieri, oggi e domani”

Il Boston Globe ha deciso di abolire le indicazioni temporali “ieri”, “oggi” e “domani” dai suoi articoli, sostituendole con i nomi dei giorni della settimana. La ragione della scelta, ha spiegato Charles Mansbach, responsabile della prima pagina, sta nel fatto che ormai i contenuti giornalistici prodotti dalla redazione vengono diffusi sia sulla carta che sul web o sui dispositivi mobili sui quali restano disponibili per più giorni. Online l’indicazione “oggi” perde di significato in poche ore, mentre “giovedì” resta giovedì per tutta la settimana. 

Ovviamente, si farà una eccezione per i titoli. Scrivere “Oggi il voto decisivo” continuerà ad avere un impatto maggiore che titolare “Martedì il voto decisivo”. 

La decisione del “Globe” sembra marginale nell’epica fase di cambiamento che i giornali stanno attraversando, ma è un’altra importante testimonianza di come i quotidiani si stiano adattando all’era digitale e di come le esigenze dell’online prendano sempre di più il sopravvento su quelle della carta. 

D’altra parte, per secoli giornalisti e lettori sono stati costretti a contorsioni mentali per adattarsi all’idea che quello che si legge oggi è stato scritto ieri e che quello che il giornalista descrive come avvenuto il giorno prima per il lettore è avvenuto due giorni prima. Acrobazie assurde, in un’epoca nella quale le informazioni si muovono alla velocità della luce. 

Per lungo tempo, gli articoli pubblicati dai giornali riportavano all’inizio l’indicazione del luogo nel quale erano stati scritti e della data. Era un retaggio dei quotidiani dell’800, che pubblicavano articoli scritti anche molti giorni prima, arrivati per posta, su un treno o una carrozza. Abolita la data, i giornalisti sono stati costretti ad infarcire articoli e interviste di precisazioni tra parentesi un po’ ridicole come “oggi per chi legge”, un’indicazione che oggi non fa altro che sottolineare la lentezza del supporto cartaceo rispetto agli altri mezzi di comunicazione disponibili. 

Abolire “ieri”, “oggi” e “domani” chiarirà finalmente quando accadono le cose e farà del bene a tutti. Ma è stato necessario l’arrivo di Internet per rendersene conto. 
 

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