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Giappone, arrivano i robot “sociali”

Talking Ally è poco più di una lente posta al centro di un ovale metallico, ma è un robot con un carattere: se, quando parla, l’ascoltatore guarda da un’altra parte, Talking Ally smette di parlare, come se fosse seccato.

Giappone, arrivano i robot “sociali”

Talking Ally è poco più di una lente posta al centro di un ovale metallico, ma è un robot con un carattere: se, quando parla, l’ascoltatore guarda da un’altra parte, Talking Ally smette di parlare, come se fosse seccato. Robot di questo tipo sono costruiti da  Michio Okada, 53 anni, professore alla Toyohashi University of Technology. “Non possono fare nulla da soli” spiega “ma interagiscono quando un essere umano li aiuta o si avvicina loro. Possiamo definirli ‘robot deboli’”. Okada li chiama anche “robot sociali” perché mostrano qualità quasi umane quando interagiscono con la gente. Facciamo qualche esempio: l’unica funzione di Mako-no-te è quella di stringere la mano di una persona e camminare, mentre Sociable Trash Box indica oggetti scartati e buttati per terra e chiede l’aiuto degli umani per gettarli nell’immondizia. Per quanto riguarda Talking Ally, Okada spiega “parla con una voce soave ed è molto dolce. Anche se non parla fluentemente, è gentile quando parla e osserva il comportamento delle persone con cui interagisce”.

Da bambino Okada, che è nato nella prefettura di Fukushima, provava grande gioia nello smontare tv e motociclette per poi rimontarle. Ha studiato scienza fonetica e e trattamento del linguaggio, per poi immergersi nello studio delle scienze cognitive e nella psicologia ecologica.  I suoi robot trovano applicazione pratica nella scienza dell’assistenza infermieristica.

http://ajw.asahi.com/article/behind_news/people/AJ201404040001

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