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Generali, utile del primo semestre a 482 milioni (+4,5%), cresce il comparto danni non auto

Il Leone archivia il primo semestre 2012 con utili in crescita del 4,5% – Il risultato operativo risulta stabile a 2,34 miliardi (-0,1%) nonostante il maggior impatto delle catastrofi – Per la fine 2012 è atteso un utile operativo maggiore del 2011 (3,9 miliardi) – Il titolo sale dell’1% in Borsa – Oggi il debutto di Greco.

Generali, utile del primo semestre a 482 milioni (+4,5%), cresce il comparto danni non auto

Le Assicurazioni Generali chiudono il primo semestre del 2012 con un utile in miglioramento del 4,5% a 842 milioni, con un secondo trimestre in forte aumento (+44,5% sullo stesso periodo del 2011). Hanno contribuito la crescita dei premi, la performance operativa con il miglioramento della marginalità tecnica non catastrofale e di quella vita, e il risultato della gestione finanziaria. Il risultato operativo risulta stabile a 2,34 miliardi (-0,1%) nonostante il maggior impatto degli eventi catastrofali. Per l’intero 2012 è previsto un utile operativo in aumento dai 3,9 miliardi del 2011. Dopo i conti Generali sale dell’1,07% in avvio di contrattazioni sulla Borsa. Ieri è stato cooptato dal consiglio di amministrazione che ha approvato i conti il nuovo group ceo Mario Greco che oggi introdurrà alla comunità finanziaria i dati (gli ultimi della gestione Perissinotto), che saranno però illustrati dal direttore finanziario Raffaele Agrusti.

I PREMI: CRESCE IL DANNI SPINTO DAL COMPARTO NON AUTO

Nel dettaglio i premi sono complessivamente saliti del 2% a 35,6 miliardi di euro, di cui il 73% realizzati nei Paesi esteri. I premi danni sono aumentati del 5,2% a 12,41 miliardi, nel vita la crescita è stata dello 0,4% a 23,23 miliardi (qui crescono i margini sulla nuova produzione al 21,6% dal 20,4% di fine 2011) con un’elevata crescita nei Paesi Cee e in America Latina.

Nel vita crescono i prodotti di risparmio (+0,9%) e quelli di protezione (+4,1%) che compensano la contrazione dei prodotti linked (-5,7%) a causa della volatilità dei mercati. In Italia i premi complessivi (-3,8%) hanno risentito dell’andamento dei premi unici, particolarmente legato al contesto di mercato, mentre il gruppo segnala la forte crescita dei prodotti previdenziali individuali (+16,3%). Positivo anche l’apporto delle polizze collettive e fondi pensione (+12,1%). La nuova produzione in termini di Ape è ammontata complessivamente a  2,28 miliardi di euro (-4,8%) a causa delle performance in Italia (-8,5%) e Germania (-17,9%) e alla strategia di puntare alla redditività della nuova produzione. Il new business value (NBV) si attesta a € 493 milioni (-2%). La raccolta netta vita è negativa per 378 milioni di euro a seguito della decisione di non rinnovare ulteriormente contratti con premi elevati ma livelli di redditività giudicati non più in linea con le attese del Gruppo, in particolare in Francia, Italia e Spagna. Senza considerare tali azioni la raccolta netta del Gruppo supererebbe i 2 miliardi di euro.

Nel danni la crescita arriva dalla spinta del comparto e dal contributo di tutti i principali paesi con una forte crescita dei premi  in Germania (+7,1%) e nei Paesi Cee (+8,2%) dove il comparto Non Auto  cresce del +20,4%. Molto positivo l’andamento in America Latina (+41,3%), grazie all’ottima performance del comparto Auto. La produzione in Italia si mantiene sostanzialmente stabile (-0,9%) nonostante la programmata uscita da alcune polizze collettive con una profittabilità ritenuta non adeguata.

RISULTATO OPERATIVO STABILE NONOSTANTE L’IMPATTO DELLE CATASTROFI

Il risultato operativo risulta stabile a 2,34 miliardi (-0,1%) nonostante  l’impatto di rilevanti eventi catastrofali che hanno inciso per 255 milioni (33 milioni nel primo semestre 2011), di cui 155 milioni riguardanti il terremoto in Emilia Romagna. Così il risultato operativo danni è diminuito del 5,9% a 755 milioni. L’impatto delle catastrofi ha influito per 2,4 punti percentuali sul combined ratio a 97,1% (96,5% nel primo semestre 2011). “Al netto dei danni catastrofali – rileva le Generali nel comunicato – in entrambi i periodi l’indice migliora di 1,5 punti percentuali, grazie al controllo delle spese, alla crescita dei premi e all’attenta politica sottoscrittiva”.

Sul fronte del vita il risultato operativo ha invece evidenziato una crescita del 3,1% a 1,65 miliardi, con un’accelerazione nel secondo trimestre (+11,4%). Il risultato operativo del segmento finanziario è cresciuto a 211 milioni di euro (+2,4%), grazie, in particolare, alla miglior performance della gestione finanziaria. A fine giugno le masse gestite ammontano a 430,83 miliardi (424,43 miliardi al 31 dicembre 2011), di cui quelle di terzi sono pari a 90,66 miliardi (88,20 miliardi al 31 dicembre 2011) mostrando una crescita del 7,6%.

Il risultato non operativo migliora del 20%, beneficiando in particolare di minori svalutazioni per € 179 milioni. Per il 2012 il gruppo si attende un risultato operativo in crescita sul 2011. Migliora la struttura del capitale con un patrimonio netto in salita del 12,1% da fine 2011 a 17,36 miliardi grazie in particolare all’andamento della riserva per gli utili netti su attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS). Salgono così anche i margini con l’indice di Solvency I che sale al 130% (117% a fine 2011), con un’eccedenza di 5,4 miliardi di euro.

“All’interno dell’area Euro, in particolare – si legge nella nota – si continua a perseguire una politica di de-risking finalizzata a ridurre l’esposizione crossborder, portando a copertura delle passività dei singoli territori investimenti in titoli obbligazionari del medesimo Paese. Coerentemente con tale politica, è aumentata la componente a reddito fisso ed è diminuita la componente azionaria. Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari diminuisce l’incidenza nel segmento danni aumentando nel vita”.

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