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Generali, l’asse Calta-Del Vecchio si allarga: aderisce anche Fondazione Torino

La Fondazione Cassa di Risparmio Torino aderisce al patto parasociale di Caltagirone e Del Vecchio in funzione anti-Donnet: in tutto hanno il 12,33% del capitale, a un passo da Mediobanca – Via libera dell’Ivass all’acquisto di Cattolica Assicurazioni

Generali, l’asse Calta-Del Vecchio si allarga: aderisce anche Fondazione Torino

Sono settimane infuocate alle Assicurazioni Generali. In attesa di un cruciale Cda previsto a fine mese, che sarà seguito dal nuovo piano industriale a dicembre (l’ultimo del CEO Philippe Donnet?) e soprattutto della resa dei conti all’assemblea degli azionisti in primavera, i soci “ribelli” Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno costituito un patto parasociale con la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, che detiene solo l’1,23% del capitale di Generali ma va a consolidare un fronte già rappresentato da Gruppo Caltagirone e Delfin, che insieme già superavano il 10%. Adesso il patto parasociale vale il 12,334% del capitale sociale di Assicurazioni Generali rappresentato da azioni aventi diritto di voto ed è ormai a un passo dal 13% del primo azionista della compagnia, ossia Mediobanca.

“Il Patto Parasociale – spiega una nota – istituisce l’impegno delle Parti di consultarsi in merito alle materie poste all’ordine del giorno dell’Assemblea, con particolare riferimento alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali. Resta fermo che le Parti mantengono piena autonomia rispetto alle decisioni da assumere in vista e nel corso dell’Assemblea, ivi incluso per quanto concerne l’esercizio del diritto di voto”.

Ormai, salvo una mediazione in extremis, ci sono tutti i presupposti della battaglia e sia Calta-Del Vecchio-Crt da una parte e Mediobanca dall’altra sanno che vinceranno solo se conquisteranno il consenso il consenso dei grandi fondi istituzionali ed internazionali che hanno in mano il futuro della compagnia.

Intanto Donnet ha incassato ieri il via libera dell’Ivass per l’acquisto di Cattolica Assicurazioni. Per concludere l’operazione che fatto storcere il naso a Caltagirone e che è costata 1,17 miliardi di euro ma che ha rafforzato Generali sul mercato interno manca ormai solo il pronunciamento finale della Consob.

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