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Generali Italia lancia FiancoAFianco per i gravi incidenti stradali

Il nuovo protocollo offre, oltre al risarcimento del danno, anche supporto psicologico e un percorso di cura e riabilitazione in modo personalizzato, grazie a consulenti dedicati e a un network di partner in grado di supportare le vittime di incidenti stradali

Generali Italia lancia FiancoAFianco per i gravi incidenti stradali

“Un grave incidente stradale può cambiare la vita. L’improvvisa perdita di autosufficienza è causa, per la persona e la sua famiglia, di un complesso sconvolgimento della quotidianità. E sono eventi con elevati costi sociali”. Con queste parole Marco Sesana, country manager e amministratore delegato di Generali Italia lancia FiancoAFianco, un nuovo protocollo destinato alle vittime di gravi incidenti stradali con cui il gruppo del Leone, oltre al risarcimento del danno, offre a chi ne ha bisogno anche il sostegno personalizzato di un consulente e prevede l’attivazione di un network di partner d’eccellenza per supportare i danneggiati e le loro famiglie agendo su tre ambiti: supporto psicologico; percorso di cura e riabilitazione; assistenza e abbattimento barriere architettoniche.

D’altronde parliamo di un tema centrale nel nostro Paese. Secondo i dati, in Italia, ogni anno secondo i dati Ania-Istat, si verificano oltre 175 mila incidenti stradali con lesioni gravi alle persone e i feriti complessivi superano i 249 mila, con un costo sociale medio di 300.000 euro.

Come si attiva FiancoAFianco? “Un consulente contatta la vittima del grave incidiente stradale o la sua famiglia per individuare insieme le principali necessità – spiega Generali Italia -. Viene proposto un piano riabilitativo personalizzato di soluzioni concrete per far fronte alle esigenze riscontrate e attivato il network FiancoAFianco per realizzare gli interventi condivisi. Viene monitorato l’andamento del processo in ogni fase e la Compagnia si fa carico direttamente di tutti i costi. Al termine del percorso, si procede con la perizia medico legale e il risarcimento del danno”.

Grazie alle partnership stipulate, attraverso il protocollo si ha la possibilità di accedere a strutture per la medicina fisica e riabilitativa, cooperative di assistenza domiciliare e di trasporti; imprese edili per l’abbattimento di barriere architettoniche, officine specializzate nell’adattamento di auto con comandi speciali.

Con FiancoAFianco – afferma Massimo Monacelli, chief property & casualty and claims officer di Generali Italia – mettiamo al servizio di tutti, clienti e non, la nostra competenza e la nostra rete di partner, andando oltre la logica del solo risarcimento. I nostri consulenti sono persone preparate e motivate che accompagnano le vittime di gravi incidenti stradali lungo unpercorso fatto di rapidità d’intervento, condivisione delle necessità e delle azioni. E tutto questo è possibile grazie alla solida rete di FiancoAFianco fatta diprofessionisti e aziende con cui lavoriamo a stretto contatto”.

Tra le partnership spicca l’accordo firmato con la Fondazione Don Carlo Gnocchi in base al quale la Fondazione effettuerà una valutazione clinica multi-dimensionale specialistica, ambulatoriale e/o domiciliare. In seguito a questa valutazione verrà definito il Progetto Riabilitativo Individuale personalizzato. Il percorso di cura proposto prevede anche un supporto psicologico a paziente e famigliari per maturare consapevolezza e favorire la fase di “adattamento” allanuova condizione di disabilità.

Francesco Converti, Direttore Generale di Fondazione Don Gnocchi ha dichiarato: “Siamo onorati di questa importante collaborazione con un partner così prestigioso come Generali Italia. Questo progetto si inserisce pienamente nelle strategie di Fondazione Don Gnocchi: rendere accessibili i nostri servizi, coniugando la qualità garantita dalla professionalità e dalla preparazione dei nostri operatori con il meglio della tecnologia oggi disponibile in campo riabilitativo. Al centro di ogni nostra attività rimane la presa in carico globale del paziente, dal ricovero in struttura, fino al rientro a casa. Ed è per noi significativo questo dialogo tra il mondo sanitario e le assicurazioni, in particolare per garantire risposte efficaci ai bisogni di pazienti complessi e delle loro famiglie”.

 

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