Condividi

FS, Internet e il digitale trasformano i normali cantieri in cantieri “parlanti”

Presentati oggi a Genova al ministro Matteo Salvini dall’ad Luigi Ferraris, i “Cantieri parlanti” di FS per comunicare le opere strategiche attraverso il digitale e Internet

FS, Internet e il digitale trasformano i normali cantieri in cantieri “parlanti”

I cantieri sono da sempre luoghi e circostanze per addetti ai lavori: scavi recintati, zone transennate, siti inaccessibili per chiunque vi s’imbatta. Anche per chi non si trovi fisicamente nelle vicinanze, in genere, l’impresa per venire a conoscenza della presenza di un cantiere, dei motivi che ne hanno portato all’apertura e della durata totale dei lavori, non sempre è agevole e lineare.

Lo stato dell’arte della comunicazione di un cantiere è, ad oggi, un cartello posto all’ingresso che, nella migliore delle ipotesi, indica il nome del direttore dei lavori, la società o l’ente committente e qualche data che riguarda apertura e chiusura del cantiere nei termini del contratto.

Ma c’è un progetto, nato con l’obiettivo di comunicare in modo trasparente le opere del Pnrr e non solo, che vuole andare in completa controtendenza a questa prassi. Si chiama progetto “Cantieri Parlanti” e riguarderà i cantieri di 30 grandi opere strategiche in tutta Italia. E’ stato presentato oggi, nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori, dall’Ad del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris a Genova, durante la visita del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ai cantieri del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova per assistere all’abbattimento del binario dispari della galleria di valico tra Polcevera e Cravasco.

Si tratta di una intuizione della sinergia nata tra le società del Polo Infrastrutture di FS, RFI e Italferr, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, e, nel caso di oggi, a Genova, anche con il Commissario Terzo Valico Nodo di Genova e Campasso e con WeBuild.

I cantieri parlanti sono hub digitali di comunicazione e aggregazione che informano sullo stato dei lavori e forniscono risposte a tutte le domande che riguardano l’oggetto dei lavori, ivi comprese ovviamente, tutte le informazioni che devono essere reperibili – anche in situ – a norma di legge. In questo modo, i cantieri si aprono anche ai cittadini, raccontano la storia e lo stato di avanzamento del progetto, ne condividono obiettivi e anche criticità. E diventano digitali, con un sito dedicato alle opere strategiche del Paese in cui è possibile collegarsi alle webcam che riprendono i lavori.

“È un progetto che nasce dall’esigenza di comunicare le opere strategiche, incluso quelle previste dal Pnrr, illustrandone i benefici che comporteranno nella vita quotidiana delle persone e l’impegno di tutti perché siano portate a termine con modalità e tempi definiti e trasparenti – ha dichiarato l’Ad di FS Luigi Ferraris – Per questo abbiamo deciso di uniformare tutta la cartellonistica informativa, installare degli infopoint all’ingresso dei cantieri e rinviare a una sezione del nostro sito istituzionale dedicato alle opere strategiche. Intendiamo così evidenziare da un lato la strategia che unisce in un disegno complessivo le varie attività in corso lungo la penisola, dall’altro mostrare lo stadio di avanzamento di ogni singola opera a tutti gli stakeholder. In maniera chiara, diretta e trasparente”.

Il Progetto Unico del Terzo Valico – Nodo di Genova è stato scelto dal Gruppo FS come cantiere prototipo per la partenza del progetto. L’obiettivo è comunicare le opere del Pnrr e non solo condividendo le informazioni con i territori per raccontare i vantaggi che le opere una volta concluse potranno produrre per le comunità interessate.

L’occasione sarà poi propizia per fare in modo che si organizzino open day dedicati e altre iniziative per cittadini, studenti e associazioni, in presenza e online, sul sito di fsitaliane.it. Già ora, un’intera sezione del portale delle FS italiane è dedicata alle opere strategiche del Paese. In futuro, tale sezione sarà navigabile anche in cantiere, tramite i pannelli informativi interattivi.

Commenta