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Fortnite torna su iPhone e iPad negli Stati Uniti: ecco come la vittoria di Epic Games potrebbe cambiare l’App Store

La sentenza contro il gigante di Cupertino apre la strada a maggiori libertà per gli sviluppatori, ma la sfida legale tra Epic Games e Apple è tutt’altro che conclusa

Fortnite torna su iPhone e iPad negli Stati Uniti: ecco come la vittoria di Epic Games potrebbe cambiare l’App Store

Dopo quasi cinque anni di assenza, Fortnite — il celebre videogioco battle royale firmato Epic Games — è tornato disponibile sull’App Store di Apple negli Stati Uniti, a partire dal 20 maggio 2025. Non è solo una buona notizia per i gamer nostalgici: è il risultato di una battaglia legale miliardaria che potrebbe cambiare per sempre le regole del gioco nel mondo delle app mobili.

Fortnite e la lunga battaglia legale contro Apple

Tutto ha avuto inizio nel 2020, quando Epic Games ha introdotto un sistema di pagamento diretto all’interno di Fortnite, bypassando la tradizionale commissione del 30% che il colosso tecnologico impone su ogni acquisto effettuato tramite il proprio store digitale (la famosa “Apple tax”). In risposta, Cupertino ha rimosso il gioco dalla propria piattaforma, accusando l’azienda californiana di violare le linee guida. Da qui è scoppiata una controversia legale accompagnata da una massiccia campagna mediatica di Epic, che ha denunciato l’azienda come monopolista e anticoncorrenziale, sotto lo slogan #FreeFortnite.

Parallelamente, Epic ha lanciato un’analoga battaglia contro Google, che applica regole simili nel Google Play Store.

Nel 2021 una sentenza parziale ha imposto al gruppo californiano di consentire agli sviluppatori di informare gli utenti su metodi di pagamento alternativi, ma la disputa è rimasta aperta. Il punto di svolta si è avuto il 30 aprile 2025, quando un giudice federale ha stabilito che Apple ha violato l’ordinanza precedente. La vicenda è ora sotto indagine da parte dei procuratori federali, che stanno valutando un possibile oltraggio alla Corte da parte dell’azienda.

Sfruttando questa apertura legale, Epic ha presentato una versione unica di Fortnite valida sia per il mercato europeo sia per quello statunitense. La strategia non è casuale: in Europa, grazie al Digital Markets Act, il gioco era già tornato disponibile e bloccare questa versione unificata avrebbe significato violare le normative europee, esponendo la multinazionale a pesanti sanzioni. Dopo un iniziale tentativo di impedire la distribuzione, l’azienda di Cupertino ha dovuto fare marcia indietro, consentendo il ritorno di Fortnite sia in Europa che negli Usa.

Fortnite torna su Apple Store: una vittoria temporanea

Tuttavia, la partita non è finita. La Mela ha presentato un ricorso d’urgenza contro l’ordinanza, e fino a una decisione definitiva, la presenza di Fortnite sull’App Store è potenzialmente temporanea. Se il ricorso dovesse essere accolto, tutto potrebbe tornare come prima: Fortnite nuovamente fuori, e Apple con il pieno controllo del proprio ecosistema.

Nel frattempo, Tim Sweeney, ceo di Epic Games, ha commentato il ritorno su X (ex Twitter) con un entusiasta “We back fam.” Sweeney ha poi proposto un armistizio globale: Epic sarebbe pronta a ritirare ogni azione legale e riportare Fortnite ovunque, se Apple si impegnerà ad allentare le regole dell’App Store in tutto il mondo. La battaglia, ha rivelato, è costata al colosso del gaming oltre 1 miliardo di dollari in spese legali — ma per lui ne è valsa la pena.

Fortnite tornerà al successo dei vecchi tempi?

Prima del ban, Fortnite contava oltre 116 milioni di utenti solo su dispositivi Apple. Ora il gioco rientra in un ecosistema molto diverso, più affollato e con trend di consumo in evoluzione. Secondo diversi analisti, questa vittoria legale non garantisce necessariamente il ritorno ai gloriosi giorni del passato.

Tuttavia, la vera protagonista potrebbe essere la sentenza stessa: se confermata e ampliata, potrebbe rivoluzionare la struttura dell’App Store. Piattaforme come Spotify, Netflix e numerosi sviluppatori indipendenti potrebbero finalmente offrire pagamenti alternativi, evitando la “tassa Apple” e sperimentando modelli di business più flessibili.

In sintesi, Fortnite torna, ma la vera partita si gioca nel back-end del mercato delle app mobili. 

Cosa vuol dire per Apple la vittoria di Epic Games?

La decisione del tribunale rappresenta un potenziale indebolimento del controllo di Apple sul suo ecosistema. Secondo la stessa azienda, la sentenza potrebbe comportare perdite finanziarie “sostanziali”, stimate in centinaia di milioni o addirittura miliardi di dollari all’anno, in particolare se gli sviluppatori inizieranno a indirizzare gli utenti verso pagamenti esterni. Ma attenzione: i numeri della Mela restano solidi. Nel secondo trimestre fiscale 2025, Apple ha registrato ricavi in crescita del 5%, per un totale di 95 miliardi di dollari, grazie soprattutto al boom della divisione servizi.

Gli utili sono saliti dell’8%, a 1,65 dollari per azione, spinti anche dal riacquisto di azioni proprie. Nonostante ciò, il ceo Tim Cook ha invitato alla prudenza, segnalando che la visibilità oltre giugno è limitata, complice anche la politica commerciale adottata dall’amministrazione Trump e l’impatto potenziale dei nuovi dazi.

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