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Fonsai, l’ad Erbetta: progressi sui concambi. Consob: su Opa decisione al momento giusto

“Sui concambi le distanze le leggo solo sui giornali”, afferma l’ad del gruppo assicurativo – Il tempo stringe per il prezzo dell’aumento Premafin da fissare entro il 16 aprile – Occhi puntati da parte dei piccoli azionisti sulle Authority – Consob: su Opa decideremo al momento giusto – Titoli sull’ottovolante: Premafin perde in intraday fino al 7%

Fonsai, l’ad Erbetta: progressi sui concambi. Consob: su Opa decisione al momento giusto

In una giornata volatile per tutto il listino, i titoli della galassia Fonsai-Unipol finiscono sull’ottovolante. Premafin crolla in intraday del 7,2% a 0,2667 euro per azione per poi rallentare leggermente la caduta a -5,48%. Nel pomeriggio accelera invece al rialzo Fonsai + 2,2% dopo un passaggio in territorio negativo. Così come Unipol che ora guadagna lo 0,54%. 

Il tempo stringe ma le incertezze sono ancora molte. C’è il tema del prezzo dell’aumento di capitale di Premafin che deve essere deciso entro il 16 aprile, lunedì prossimo, per arrivare in tempo utile per il deposito della relazione per l’assemblea dei soci del 17 maggio. Legato a doppio filo c’è però la questione sui concambi tra Fonsai e Unipol, un nodo che sembra difficile sciogliere in velocità anche a causa della distanza di posizioni tra gli attori in campo e che a Bologna preferirebbero rimandare dopo la decisione sull’aumento Premafin. “Le distanze le leggo solo sui giornali”, ha però ribattuto l’ad di Fonsai Emanuele Erbetta che sui concambi ha precisato: “Stiamo ancora lavorando e stiamo facendo progressi”.

Già, in queste ore gli incontri tra vertici e advisor si sono moltiplicati per cercare di trovare la quadra. Ieri lo stesso Erbetta, insieme al direttore generale Piergiorgio Peluso ha incontrato l’advisor Goldman Sachs nella sede della banca d’affari di Milano. Summit sempre ieri tra Premafin e Unipol nella sede di Banca Leonardo.

Ma non è solo questione di dettagli tecnici. L’incertezza riguarda anche la stessa fattibilità dell’operazione, che da sempre si è presentata come fortemente complessa anche per le ricadute sul mercato (diventerebbe il primo polo sul comparto danni) e che accende i fari sulle tre autority competenti: Isvap, Consob e Antritrust. “Stiamo studiando, il nostro ruolo è limitato ai profili Antitrust. È un’operazione complessa ed entro maggio assumeremo delle indicazioni. Esamineremo con attenzione, equilibrio e severità per garantire la concorrenza del mercato”, ha oggi commentato il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella.

Prende tempo la Consob sulla questione Opa, argomento dolente per i piccoli azionisti, che hanno dovuto mandare giù le perdite condite dai necessari aumenti di capitale assieme a remunerazioni vertiginose dei manager, e che ora sono in prima fila a scrutare le mosse dell’Autorità. Sull’obbligo eventuale di Opa su Fonsai da parte di Unipol, ”la commissione deciderà al momento giusto”, ha detto il presidente Giuseppe Vegas con riferimento alla possibilità che la Commissione possa non considerare l’operazione di Unipol su Fonsai come un salvataggio, obbligando pertanto il gruppo bolognese a lanciare l’Opa.

C’è poi l’Isvap che ha attirato l’attenzione sulle sue mosse soprattutto dopo che il vicedirettore generale è stato sentito dal pm Orsi come persona informata sui fatti in relazione all’indagine che la procura sta portando avanti sulla galassia Ligresti. E proprio in casa Isvap la tensione sarebbe più alta: secondo quanto riporta oggi La Repubblica l’Authority sarebbe spaccata sul via libera alla creazione del maxi polo assicurativo a causa di dubbi su alcune poste attive e passive.

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