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Fisco: Ecobonus, rimborsi 730, Imu-Tasi. Le novità in Manovra

Il decreto fiscale collegato alla manovra potrebbe portare importanti novità per i cittadini – In arrivo anche un piano casa da un miliardo – Ecco le misure più importanti

Fisco: Ecobonus, rimborsi 730, Imu-Tasi. Le novità in Manovra

Il decreto fiscale collegato alla prossima manovra di bilancio potrebbe portare delle novità rilevanti per i contribuenti italiani. Dalla proroga di ecobonus e sismabonus alle nuove regole relative ai rimborsi del modello 730, passando per l’unificazione di Imu e Tasi in un’imposta unica sugli immobili. Misure differenti tra loro, ma che potrebbero incidere in maniera importante sul rapporto tra cittadini e Fisco. 

ECOBONUS E SISMABONUS: ECCO LA PROROGA

Dopo alcune settimane di dubbi è arrivata la conferma: le detrazioni fiscali al 65 e al 50 per cento per chi effettua lavori che migliorano l’efficienza energetica della propria casa saranno in vigore anche nel 2020. 

Prorogato anche il sismabonus, lo sconto fiscale che arriva fino all’85% destinato ai contribuenti che migliorano le prestazioni antisismiche delle loro abitazioni o degli spazi comuni del condominio.

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Entrambe le misure dovrebbero entrare nel decreto fiscale e saranno accompagnate, secondo l’annuncio del Governo da un Piano Casa da un miliardo. “Si chiama Rinascitaurbana: il governo stanzia un miliardo per migliorare la qualità dell’abitare, con la rigenerazione degli edifici, il sostegno alle famiglie in affitto, i cantieri nei piccoli Comuni”, ha annunciato la ministra delle Infrastrutture De Micheli su Twitter. Secondo le prime indiscrezioni l’accesso ai fondi sarà consentito previa partecipazione a un bando pubblico del ministero. Il finanziamento massimo che potrà essere richiesto sarà pari a 20 milioni di euro per ciascun progetto. A beneficiarne saranno i Comuni “con situazioni di marginalità economica e sociale importanti, degrado edilizio e carenza di servizi, oltre a spazi consistenti e inutilizzati da riqualificare”.

RIMBORSI 730: COSA CAMBIA

A partire dal prossimo anno i rimborsi d’imposta del modello 730 potranno essere decurtati se il contribuente avrà ricevuto delle cartelle di pagamento. Lo anticipa Il Messaggero, secondo cui, al momento di erogare un rirborso, l’Agenzia delle Entrate verificherà se il contribuente è iscritto a ruolo. In caso di risposta affermativa, il Fisco avrà due mesi di tempo per compensare i rimborsi fiscali previsti con le somme – superiori a 100 euro – dovute al Fisco. 

Parlando in parole povere: le somme dovute saranno tagliate dai rimborsi. Per evitare la decurtazione sarà possibile avviare un contraddittorio. La misura dovrebbe comunque riguardare una platea abbastanza ristretta di contribuenti: circa 745mila su un totale di 14,3 milioni. 

IMU E TASI DIVENTANO UNA TASSA UNICA

Altro provvedimento in fase di elaborazione, sul quale però permangono numerose incertezze, è quello riguardante le tasse locali che prevede l’unificazione di Imu e Tasi in una tassa unica sugli immobili. Lo scopo sarebbe duplice: da un lato semplificare l’imposizione sul mattone mandando in pensione la doppia tassa sullo stesso edificio, dall’altro agire in chiave anti-evasione, rissorbendo parte del tax gap esistente.

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