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First&Food vi racconta la cucina italo-giapponese

Il Giappone è la tendenza del momento, sia in Italia con i primi tentativi di contaminazione, sia nel mondo con sempre più chef premiati dall’Asia – Su First&Food anche la ricetta del giovane cuoco pavese Ricciardella.

First&Food vi racconta la cucina italo-giapponese

E’ un menù quanto mai ricco quello di questo weekend su First&Food, il magazine di FIRSTonline che vi racconta a 360 gradi il mondo del cibo e della cucina. Si parte come al solito con la storia di un grande chef e con una sua ricetta: stavolta tocca al giovane cuoco pavese Giovanni Ricciardella, e la ricetta che vi proponiamo è una prelibatezza. Si tratta della Millefoglie di melanzane e tre consistenze di parmigiano: impossibile da fare? Nemmeno tanto.

Sono tante altre le notizie da segnalare: un approfondimento sulla cucina giapponese, che da anni va di moda nel nostro Paese ma che mai come in questo periodo sta influenzando la cucina italiana. Si moltiplicano infatti le esperienze di contaminazione fra le due cucine considerate tra le più salutari del mondo, vista l’aspettativa di vita altissima proprio di italiani e giapponesi. Che il mondo gastronomico nipponico sia di moda, inoltre, lo certifica anche l’app francese La Liste, che il 2 dicembre svelerà i 1.000 migliori ristoranti del mondo secondo un algoritmo che setaccia milioni di recensioni in rete. Secondo le anticipazioni, il Paese con il numero di locali più alto è proprio il Giappone, che ne ha ben 4 nella top 9.

First&Food si dedica anche alla stagionalità: e così potete trovare, per la verità in extremis, un approfondimento sulla castagna di Roccadaspide e una ricetta ad essa correlata (un sontuoso risotto alla zucca con castagne e gorgonzola di capra) e già diversi articoli sul panettone, il dolce natalizio che inizia a farla da padrone sui media e sulle tavole degli italiani. Infine una bella storia, ve l’avevamo già raccontata ma ve la segnaliamo di nuovo: in Veneto un rifugio, il Carducci, ha lanciato il progetto “Dolomiti senza confini” ed ha accolto un migrante gambiano, assumendolo come panettiere ufficiale della struttura. Una bella storia di cucina e integrazione.

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