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Finmeccanica e Fiat spingono la Borsa

Mattinata incerta sui mercati europei in scia del profit warning di Shell, ma a Piazza Affari Eni non accusa il colpo – Nel pomeriggio le Borse in rialzo: anche Milano torna in territorio positivo – Bene Finmeccanica, Fiat e Wdf, salita del 15% da inizio anno – Scivola Stm dopo il downgrade di Exane e i conti deudenti di Intel.

Finmeccanica e Fiat spingono la Borsa

Borse europee prudenti con rialzi frazionali a metà dell’ultima seduta della settimana. Milano si riporta in territorio positivo (+0,41%) in linea agli altri listini europei grazie in particolare al buon andamento di Wdf (+2,6%) e Fiat (+2,3%).

Lo spin off di Autogrill è salito del 15% da inizio anno e del 33% dalla separazione. A spingere anche oggi il titolo le rinnovate voci su una potenziale partnership con un altro operatore internazionale. Fiat beneficia ancora dei dati sulle immatricolazioni di dicembre, che hanno mostrato segnali di ripresa, e si conferma sopra quota 7 euro per azione, ai massimi da luglio 2011. In evidenza anche Finmeccanica (+3%),Ferragamo (+1,6%) e Cnh (+1,5%). Lo spread Btp-bund è in calo a 204 punti base.

Parigi sale dello 0,22%, Francoforte dello 0,61%, Londra dello 0,24%. L’Europa tiene nonostante il dato sull’edilizia: a novembre 2013 la produzione nelle costruzioni ha invece registrato una nuova caduta, scendendo del 2,6% rispetto ad ottobre e del 10,8% su base annua (dato corretto per gli effetti di calendario).

A Parigi è sotto i riflettori Groupe Gorgè, azienda francese di robotica, nucleare ed ingegneristica che ha annunciato l’imminente quotazione sul Naasdaq per “far fronte al grande interesse degli investitori americani per i titoli della società”. A Francoforte bene l’acciaio di Thyssenkrupp che ha confermato le stime. Sull’Aex pressione Shell che ha annunciato il profit warning sui prossimi risultati del quarto trimestre.

In Gran Bretagna le vendite al dettaglio sono aumentate a dicembre, del 2,6% su mese e del 5,3% su anno, mettendo a segno il miglior progresso tendenziale da ottobre 2004 e mensile da febbraio 2010.

Tokyo ha chiuso in leggero calo -0,08% penalizzato dallo yen forte. Il Giappone, secondo il governo, è per la prima volta da sei anni in una fase di chiara ripresa, grazie alla solidità dei consumi e all’irrobustimento degli investimenti di capitale delle imprese.

Ora si attende l’apertura di Wall Street, i cui futures sono in rialzo e i nuovi risultati trimestrali dopo che alcune società hanno delusole attese, come Citigroup che ha registrato profitti sotto le stime degli analisti e Bestbuy che ha annunciato vendite in calo nella stagione natalizia. In particolare, si attendono i risultati di Morgan Stanley e General Electric. Attesi anche alcuni indicatori macro come i dati sulle nuove case, i permessi edilizi, la produzione industria ledi dicembre e l’indice della fiducia dell’Università del Michigan.

Piazza Affari ha risentito in mattinata del calo di due punti percentuali Stm in scia ai conti deludenti di Intel e del taglio del giudizio di Exane a neutral da outperform. A metà seduta Stm frena il calo e cede l’1,79%. In fondo al FtseMib anche Luxottica (-0,80%) e il Banco Popolare (-0,77), Unipolsai (-0,77%), Telecom Italia (-0,71%).

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