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Finint: dal Fei 30 milioni al Fondo Pmi Italia II

L’investimento, che porta la disponibilità economica del Fondo a 110 milioni, sarà impiegato prevalentemente per l’acquisto dei bond delle Pmi italiane

Finint: dal Fei 30 milioni al Fondo Pmi Italia II

Il Fondo Europeo per gli Investimenti ha siglato un’intesa con Finint Investments per entrare nel fondo di private debt “PMI Italia II”. Il Fei investirà 30 milioni di euro, portando la disponibilità economica del Fondo a 110 milioni. L’obiettivo di raccolta è di 150 milioni di euro entro giugno 2020.

Pmi Italia II è un fondo chiuso di private debt, riservato ad investitori qualificati. L’investimento del FEI sarà impiegato per l’acquisto di strumenti di debito, prevalentemente bond di piccole e medie imprese con sede in Italia, ed avrà durata massima di nove anni, con un periodo di investimento di tre.

“Grazie agli accordi nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa, 300 mila Pmi stanno già beneficiando di un migliore accesso ai finanziamenti in Italia – ha commentato Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia – Tuttavia, le piccole e medie imprese affrontano ancora molte sfide nell’ottenere i fondi necessari per crescere, svilupparsi e per assumere più personale. L’accordo concluso oggi è un ulteriore passo in avanti e garantisce che le Pmi possano ricorrere ad efficaci soluzioni alternative di finanziamento”.

“Per un operatore come noi, che mira a portare il capital market nelle PMI italiane – ha detto Mauro Sbroggiò, ad di Finint Investments – Il Fondo PMI Italia II può annoverare ora tra i suoi cornerstone investors il Fondo Italiano d’Investimento e il Fondo Europeo per gli Investimenti. Inoltre, abbiamo in previsione di lanciare un fondo di private equity e ci auspichiamo di replicare le positive esperienze e le soddisfazioni che ci ha dato il private debt nel contribuire al percorso di crescita e sviluppo delle PMI Italiane”.

“L’obiettivo di questa operazione è sostenere il crescente mercato del credito privato in tutta Europa – ha affermato Alain Godard, amministratore delegato del Fondo europeo per gli investimenti – Per le piccole imprese, i fondi di debito diversificati rappresentano un’alternativa finanziaria ai classici prestiti bancari: una buona opportunità per le nuove sfide che le imprese dovranno affrontare nei prossimi mesi e anni”.

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