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Fideuram: utile +82% e masse amministrate da record

L’utile netto consolidato sale a 405 milioni, mentre le masse amministrate raggiungono un nuovo massimo storico – l’Ad Corcos: “Nell’ultimo anno abbiamo riorganizzato il business e i risultati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta”

Fideuram: utile +82% e masse amministrate da record

Trimestre positivo per Fideuram, banca appartenente al gruppo Intesa Sanpaolo, che ha chiuso i primi tre mesi del 2021 con un utile netto consolidato pari a 405 milioni di euro, in rialzo dell’82% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 

Il totale delle masse amministrate ha raggiunto un nuovo massimo storico, toccando quota 264,1 miliardi, in aumento del 3% rispetto a inizio anno e del 18% rispetto al primo trimestre del 2020. A incidere è soprattutto la componente di risparmio gestito,  pari a 180,3 miliardi (dai 174,6 miliardi di fine 2020, +3%) e corrispondente a oltre il 68% delle masse amministrate. 

“Nell’ultimo anno la divisione è stata oggetto di una importante riorganizzazione, finalizzata a sostenere e sviluppare iniziative di business e operazioni che hanno portato ad una significativa crescita del suo perimetro e del suo valore. I risultati del primo trimestre del 2021 confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il potenziamento della presenza internazionale e la piena integrazione di UBI Top Private e IWBank sono elementi di ulteriore slancio”, ha affermato Tommaso Corcos, AD Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking.

L’attività commerciale ha registrato una raccolta netta di 1,7 miliardi trainata dall’exploit del risparmio gestito, in aumento di 3,4 miliardi a 2,7 miliardi rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (-0,6 miliardi). Un risultato ottenuto anche grazie all’attività dei private banker del gruppo che hanno orientato i flussi di risparmio della clientela verso prodotti a più elevato contenuto consulenziale, specifica la banca. Andando avanti coi parametri, il risparmio amministrato è risultato negativo per 1 miliardo, in flessione di 4,3 miliardi rispetto al primo trimestre 2020. 

Le commissioni nette sono salite del 9% a 466 milioni e sono composte per il 93% da commissioni ricorrenti, che sono aumentate del 9% a 434 milioni. Il margine di interesse, pari a 40 milioni, ha registrato un ribasso di 8 milioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Il risultato della gestione operativa si è attestato quindi a 382 milioni (+12%). 
Sotto il profilo patrimoniale, il Common Equity Tier 1 ratio è al 23,2%.

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