Condividi

Festa Buffon e spareggio Lazio-Inter per la Champions

La Juve festeggia il nuovo scudetto e dà l’addio, tra le lacrime, a Buffon – Oggi è il giorno del giudizio: cruciale lo spareggio tra Lazio e Inter per l’ingresso in Champions ma in ballo ci sono anche le retrocessioni e Milan-Fiorentina per l’accesso diretto all’Europa League.

Festa Buffon e spareggio Lazio-Inter per la Champions

Il giorno del giudizio. Oggi sapremo chi andrà in Champions e in Europa League, chi si salverà e chi invece, suo malgrado, sarà costretto a salutare la Serie A. Tutto aperto insomma, ovviamente scudetto a parte: quello è già della Juventus, la prima a “chiudere bottega” con la vittoria sul Verona, in un sabato caratterizzato dall’addio di Buffon. E’ stato lui il vero protagonista del pomeriggio bianconero, prima con le lacrime in campo, poi con la festa sfrenata assieme a compagni e tifosi. Il match è passato totalmente in secondo piano, per quanto la Juve abbia raccolto l’ennesima vittoria grazie a Rugani (49’) e Pjanic (52’), prima che Cerci le togliesse l’ultimo record stagionale (sarebbe stata la 22° volta senza subire gol) con la zampata del 2-1 finale (76’). “Era giusto celebrare Gigi al meglio – le parole di Allegri C’è stata un’atmosfera bellissima, del resto la squadra ha fatto una stagione straordinaria”. Parole di chi può finalmente permettersi di staccare la spina e pensare alle vacanze, il contrario insomma di Lazio e Inter, che questa sera (ore 20.45) si giocheranno l’ultimo posto disponibile per la Champions League. Una vera e propria finale, con Spalletti costretto a vincere per non veder festeggiare Inzaghi.

I biancocelesti infatti hanno tre punti in più in classifica e dunque possono giocare con due risultati a disposizione, un successo dei nerazzurri però varrebbe il clamoroso sorpasso in virtù dello scontro diretto che, in quel caso, sarebbe favorevole. “Loro hanno un vantaggio ma noi abbiamo la partita davanti e l’obiettivo a portata di mano – l’arringa di Spalletti– La Lazio è fortissima ma noi non siamo certo qui grazie alla fortuna, ci siamo meritati questa chance”. Inutile dire che il 4-2-3-1 nerazzurro sarà il migliore possibile con Handanovic in porta, CanceloSkriniar, Miranda e D’Ambrosio in difesa, Vecino e Brozovic a centrocampo, CandrevaRafinha e Perisic sulla trequarti, Icardi in attacco. “Sappiamo di avere due risultati su tre ma faremo la nostra solita partita – il pensiero di Inzaghi. – Non sappiamo che atteggiamento avrà l’Inter, penseremo solo a noi stessi. Non dovremo sbagliare nulla”.

Il tecnico biancoceleste ha recuperato Immobile e Parolo (quest’ultimo solo per la panchina) ma non Luis Alberto, costretto a guardare la “finalissima” dalla tribuna dell’Olimpico. Il 3-5-1-1 della Lazio vedrà Strakosha tra i pali, Luiz Felipe, De Vrij (l’olandese vuole giocare nonostante l’imbarazzo di affrontare quella che, da domani, sarà la sua nuova squadra) e Radu nel reparto arretrato, Marusic, Murgia, Lucas LeivaMilinkovic-Savic e Lulic in mediana, Felipe Anderson a supporto dell’unica punta Immobile. Roma campo principale della domenica ma anche Milano avrà una partita delicata. Milan-Fiorentina (ore 18) vale l’accesso diretto all’Europa League, non certo un dettaglio visto che, in caso di sorpasso dell’Atalanta (settima un punto dietro ai rossoneri e impegnata sul campo del Cagliari), sarebbero ben tre i preliminari da affrontare in estate. Eventualità da evitare a tutti i costi, specialmente nell’anno del Mondiale: ecco perché il Milan non può proprio permettersi passi falsi.

“Sono molto preoccupato, una preparazione fatta bene ci cambierebbe la vita – ha ammesso Gattuso– Al contrario dovremmo fare tutto in fretta e furia ma sono fiducioso, in questi giorni i ragazzi mi hanno dato buone risposte”. Il tecnico rossonero confermerà il 4-3-3 nonostante l’assenza di Suso affidandosi a Donnarumma in porta, Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessié, Locatelli e Bonaventura a centrocampo, CutroneKalinic e Calhanoglu in attacco. Pioli, le cui speranze europee sono sostanzialmente vicine allo zero (dovrebbe vincere a San Siro con tanti gol e sperare che l’Atalanta perda malamente a Cagliari), risponderà con un 4-3-2-1 che vedrà Sportiello tra i pali, Laurini, Pezzella, Milenkovic e Biraghi nel reparto arretrato, BenassiBadelj e Dabo in mediana, Chiesa e Saponara alle spalle dell’unica punta Simeone. Partita priva di significati per il Napoli, che affronterà al San Paolo (ore 18) un Crotone invece alla disperata ricerca di punti salvezza, nulla in palio a Reggio Emilia, dove la Roma chiuderà la stagione affrontando il Sassuolo (20.45). 

Commenta