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Ferragamo presenta ricavi in crescita del 23,2% nel trimestre e punta a raddoppiarli nel medio termine

L’utile netto è salito a 14 milioni, in forte recupero dal rosso di 600mila euro dello stesso periodo del 2021. La griffe stanzierà 400 milioni di euro nel periodo 2023-26

Ferragamo presenta ricavi in crescita del 23,2% nel trimestre e punta a raddoppiarli nel medio termine

Inizia bene l’anno Salvatore Ferragamo, con dati in rialzo nel primo trimestre, approvati dal cda riunitosi sotto la presidenza di Leonardo Ferragamo.
La maison del lusso guidata da gennaio da Marco Gobetti, a fine marzo ha registrato ricavi in crescita del 23,2% (+20,6% a cambi costanti) a 289 milioni di euro. L’utile netto è salito a 14 milioni, in forte recupero dal rosso di 600mila euro dello stesso periodo del 2021. 
Ferragamo sottolinea di voler puntare a raddoppiare i ricavi nel medio termine e stanzierà 400 milioni di euro nel periodo 2023-26 per il rinnovamento della rete distributiva, il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche e della supply chain. Inoltre la griffe intende raddoppiare il livello delle spese di comunicazione e marketing in percentuale delle vendite a partire dal 2023.

In tarda mattinata il titolo in borsa guadagna il 5,93% a 14,29 euro.

Margine lordo cresce del 32%, Ebitda sale a 66 mln
 

Il margine lordo è stato di 203 milioni di euro (+32%) con un’incidenza sul fatturato aumentata di 460 punti base, passando dal 65,5% al 70,1%, principalmente grazie ad un miglioramento del rapporto full/off price. L’ebitda è passato dai 47 milioni di euro del primo trimestre 2021, a 66 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui ricavi del 22,7% rispetto al 19,9% del primo trimestre 2021. L’ebit è stato positivo per 24 milioni di euro,rispetto ai 7 milioni di euro registrati nel primo trimestre 2021, mentre il risultato prima delle imposte è stato positivo per 20 milioni di euro, rispetto ai 2 milioni di euro del primo trimestre 2021.

“Sono orgoglioso di far parte di questo brand iconico, fondato su un eccezionale patrimonio di creatività, artigianalità e valori umani. Nonostante il perdurare della pandemia e del conflitto in Ucraina, in questo primo trimestre abbiamo conseguito una buona crescita dei ricavi e del margine operativo. Pur in presenza di una crescente volatilità del contesto geopolitico ed economico, riteniamo di poter incrementare i ricavi per l’anno in corso, ed oggi stiamo introducendo le leve per accelerare la crescita e realizzare il potenziale di Ferragamo”, commenta Marco Gobbetti, Ceo e direttore generale di Salvatore Ferragamo Spa. 

 

Vendite wholesale salgono del +40,2%, retail +152,8%

I dati sono comunicati in una nota, in cui viene precisato che gli indicatori economici relativi al primo trimestre 2021 non includono più il business dei profumi, passato nelle mani del colosso francese del beauty Interparfums a seguito della classificazione di tale business come attività operativa cessata, avvenuta a partire dal secondo trimestre 2021

Il retail ha registrato ricavi consolidati in aumento del 15,8% (+12,1% a cambi costanti), mentre il wholesale è aumentato del 40,2% (+41% a cambi costanti).

Dominano Emea, Nord America, Centro-sud America

Sul piano della distribuzione geografica in cima alla lista ci sono l’area Emea che sale del 41,3% (+45% a cambi costanti), il Nord America in aumento del 46,1% (+39,8% a cambi costanti) e il Centro-Sud America +52,3% (+42,5% a cambi costanti).
Ferragamo indica un rallentamento dell’area Asia Pacifico con vendite in aumento dello 0,9% (-2,0% a cambi costanti), frenato dalla Cina, alle prese con una nuova ondata covid. Bene invece il Giappone cresciuto del 17,7% (+20,9% a cambi costanti).
 
La griffe registra un significativo incremento del fatturato in tutte le principali categorie di prodotto, con calzature e pelletteria che rappresentano l’86% delle vendite totali del trimestre. Al 31 marzo 2022, il gruppo ha registrato una posizione finanziaria netta adjusted positiva per 359 milioni di euro.
 
 

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