Le reazioni dei mercati alle decisioni della Fed sono esagerate: l’economia globale non è così malata da non poter sostenere il rialzo dei tassi che ci sarà, forse già ad ottobre. In attesa dell’intervento di domani sera di Janet Yellen, tre importanti membri della Federal Reserve, John Williams (Fed di San Francisco), Jeffrey Lacker (Richmond) e James Bullard (Saint Louis), hanno indicato in modo chiaro che il costo del denaro sarà alzato in una delle due riunioni del FOMC del 2015. Giovedì scorso la decisione di non alzare i tassi aveva messo in allarme i mercati. Il nuovo messaggio ha avuto l’effetto di tranquillizzare le Borse e di rilanciare il dollaro (1,119 sull’euro).
SHANGHAI TERZO GIORNO POSITIVO: NON SUCCEDEVA DA AGOSTO
Riprende quota stamane l’Asia: Hong Kong e Taiwan +0,6%, la Corea +0,3%. I volumi sono scarsi per la chiusura di Tokyo, che riaprirà i battenti giovedì. Shanghai (+0,8%) sembra avviata a chiudere in rialzo per il terzo giorno di fila: non accade dall’inizio di agosto. Intanto il presidente Ji Xingping inizia oggi la visita negli Stati Uniti: con Obama, oltre che di cybersicurezza e tensioni nei mari orientali, si parlerà anche dello yuan e dello stato dell’economia.
Mercati positivi anche a New York: Dow Jones +0,8%, S&P 500 +0,5%. Nasdaq poco al di sotto della parità. Torna a salire anche il petrolio, con il Wti che guadagna il 4,5% a 46,2 dollari al barile, mentre il Brent sale del 3,1% a 48,5 dollari.
MILANO ALLUNGA IL PASSO. FRANCOFORTE SOFFRE IL MAL D’AUTO
Bene anche l’Europa, nonostante l’effetto Volkswagen (-19%), che non ha però impedito a Francoforte di chiudere a +0,2%. A Milano l’indice Ftse Mib è salito dell’1,1%, davanti a Parigi (+1%). Più debole Madrid (+0,1%), quasi invariata Londra (+0,08%). Chiude in rosso Atene (-0,5%) dopo l’affermazione di Alexis Tsipras: i mercati già scontano i prossimi aumenti di capitale delle banche elleniche. In ripresa invece i titoli di Stato.
Sul fronte dei mercati del debito cresce l’attesa per l’intervento di Mario Draghi di domani. Sue membri della banca centrale europea, Praet e Nowotny, hanno ribadito ieri la disponibilità di Francoforte ad aumentare se necessario l’importo del Qe.
OGGI ARRIVA BTP A 15 ANNI AGGANCIATO ALL’INFLAZIONE
Potrebbe iniziare già oggi il collocamento del nuovo Btpei a 15 anni indicizzato all’inflazione europea. Lo riferiscono due fonti al servizio ThomsonReuters Ifr, precisando che la transazione potrebbe venire prezzata domani. Intanto il differenziale fra i rendimenti dei decennali italiano e tedesco ha toccato in seduta i 110 punti base, minimi da inizio maggio per poi chiudere la seduta attorno a 112. Superate le elezioni greche, i mercati guardano al voto regionale del 27 settembre in Catalogna. Il decennale italiano rende l’1,782%, mentre il corrispettivo spagnolo tratta ad un tasso di 1,954%, per uno spread attorno ai 17 punti base.
VW SOTTO PROCESSO, FCA SI SALVA NELLA GIORNATA NERA DELL’AUTO
Seduta shock per Volkswagen (-19%). Il colosso dell’auto ha lasciato sul terreno circa 15 miliardi di euro di capitalizzazione dopo la confessione di avere truffato le autorità degli Stati Uniti installando su più modelli un software che inganna i sistemi di rilevazione degli ossidi di azoto, sostanze velenose presenti nei gas di scarico, soprattutto nei motori diesel. La società ha già ammesso le responsabilità e si è scusata con i clienti, annunciando l’avvio di un’indagine indipendente. Anche il governo tedesco ha ordinato dei ‘test approfonditi’ su tutti i modelli diesel gruppo. Lo ha annunciato alla Bild il ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt.
In forte calo anche Porsche (-15%) chiamata a rispondere della stessa accusa. L’indice Stoxx europeo del comparto auto arretra del 4%. In ribasso anche Bmw e Mercedes oltre a Renault. Ottima la tenuta di Fiat Chrysler (-0,1%), una delle migliori performance fra i titoli automobilistici europei . Banca Akros rileva che “eventi simili dimostrino perché è importante aumentare le dimensioni per far fronte ad un contesto sempre più difficile dal punto di vista della regolamentazione e dell’ambiente (che è la tesi di Sergio Marchionne quando parla del consolidamento del comparto)”.
IN VISTA SOLUZIONE PER SAIPEM, SALE ENI
Ottima performance di Eni (+2,5%) se si tiene conto della rettifica del prezzo per lo stacco dell’acconto dividendo relativo all’esercizio 2015. La cedola vale 0,40 euro, pari a un rendimento del 2,7%. Gli acquisti sul calo a sei zampe si spiegano con l’attesa del mercato per il possibile ingresso, già ad ottobre, della Cdp nel capitale di Saipem -0,4%, che precederà un aumento di capitale di 3 miliardi. Enel guadagna il 2,4%, Snam +0,6%.
LA FEBBRE M&A SPINGE STM
Giornata positiva per StM (+1,4%) che ieri ha staccato una cedola trimestrale di 0,1 euro. Il titolo trae vantaggio dal nuovo M&A del settore: Atmel (+14%), produttore Usa di chip per l’industria manifatturiera e automobilistica è stato comprato dalla rivale anglo tedesca Dialog per 4,6 miliardi di dollari. A Francoforte, il titolo del compratore cade a picco, perde il 19%. Con questa operazione, più grande della capitalizzazione prima dell’annuncio, Dialog allarga il portafoglio clienti ed abbassa l’esposizione ad Apple, oggi pari a quasi l’80% dei ricavi. Secondo Equita Sim anche società italo-francese potrebbe procedere tra qualche mese ad acquisizioni
MORGAN STANLEY PROMUOVE PRYSMIAN. BUZZI SOTTO LA LENTE DI KEPLER
Tra gli altri industriali spicca la performance di Prysmian (+1,5%) segnalato da Morgan Stanley in un report sui Capital Good come uno dei titoli su cui puntare nonostante “le preoccupazioni su una ‘recessione industriale’. Confermata la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 23,5 euro”.
Buzzi sale del 3,3% dopo la promozione di Kepler Cheuvreux a Buy da Hold. La società è una delle possibili prese in caso di ulteriore consolidamento del settore. Ai multipli dell’operazione Italcementi/Heidelberg, la società potrebbe valere 20,3 euro.
Finmeccanica +0,5%. Cnh Industrial -0,1%.
LUXOTTICA MIGLIOR BLUE CHIP ANCHE GRAZIE AL DOLLARO
La miglior blue chip di giornata è stata Luxottica (+4,3%), anche grazie al rafforzamento del dollaro. Giovedì Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione Overweight, con target price a 65 euro. Da inizio anno il titolo guadagna il 36%, la capitalizzazione è 29,5 miliardi. La maggior parte degli analisti, 16 su 24 consigliano di non prendere posizione sul titolo; 4 suggeriscono di comprare e 4 di vendere. Nel lusso si sono messi in luce ieri anche Moncler (+1,9%) e Yoox (+3,4%).
LA PAY TV SPINGE MEDIASET
Mediaset in rialzo del 3% sull’onda delle indiscrezioni sul numero dei nuovi abbonati a Mediaset Premium: la pay tv del gruppo avrebbe registrato 40 mila nuovi abbonamenti nei primi 4 giorni dall’inizio della Champions League.
Positive le banche, con Intesa che sale del 2,7%. MontePaschi +1,7%, Unicredit +0,6%.