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Fca vola tra Trump e il Messico: lunedì Marchionne a Detroit

Con un balzo del 14,25% e un pioggia di report, a partire da quello della Goldman Sachs, che pronosticano un’ulteriore crescita del titolo, Fca non poteva vivere meglio di così la sua prima settimana di Borsa dell’anno nuovo. Ora gli occhi sono tutti puntati sul discorso che lunedì farà il ceo Sergio Marchionne all’apertura del salone dell’auto di Detroit: confermerà o no il rafforzamento della produzione nel sito messicano di Toluca? E Trump che cosa dirà?

Fca vola tra Trump e il Messico: lunedì Marchionne a Detroit

Fca non poteva cominciare l’anno di Borsa meglio di così: nella prima settimana del 2017 il titolo ha messo a segno  un rialzo del 14,25%, risultando il miglior titolo del FtseMib dopo il Banco Bpm (+26,53%). E’ il frutto della riscoperta del valore di Fca da parte dei broker e dei report molto positivi emessi dalle banche d’affari sul gruppo guidato da Sergio Marchionne, a partire da Mediobanca e da Goldman Sachs che immaginano un target price per Fca molto incoraggiante.

Ma gli occhi sono ora tutti puntati sul discorso che Marchionne farà lunedì in occasione dell’apertura del salone dell’auto di Detroit. Il mercato vuole capire che sviluppi può avere la collaborazione tecnologica con Google dopo la presentazione a Las Vegas dell’auto elettrica a guida automatica ma vuole soprattutto capire come si posizionerà Fiat Chrysler nell’incipiente era di Donald Trump.

Marchionne dovrebbe infatti confermare l’intenzione di potenziare la produzione nello stabilimento di Toluca in Messico, che fu portato in dote dalla Chrysler e dove dovrebbe essere realizzato il nuovo suv della Jeep per essere esportato in tutto il mondo. Ne farà un po’ le spese lo stabilimento di Belvidere nell’Illinois, dove attualmente si produce la Jeep Cherokee. In tempi normali non ci sarebbe problema ma nell’era neo-protezionista inaugurata da Trump che cosa dirà la Casa Bianca? Forse già lunedì ne sapremo di più.

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