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Fca-Renault, voci di fusione: nascerebbe il primo gruppo al mondo

Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, ci sarebbe un matrimonio in vista tra il colosso italo-americano e quello franco-nipponico, che darebbe vita al più grande costruttore auto del mondo – No comment del Lingotto ma lunedì Elkann è in Bocconi.

Fca-Renault, voci di fusione: nascerebbe il primo gruppo al mondo

Fca e Renault potrebbero sposarsi e dare vita al più grande costruttore automobilistico mondiale. L’indiscrezione è stata data sabato dal Financial Times e non smentita dal Lingotto, che anzi ha sempre dichiarato di essere “aperta a valutare tutte le proposte favorevoli che si presenteranno”. L’operazione col colosso francese, con il quale Fca già collabora nel settore dei veicoli commerciali, nella costruzione del furgone Talento, porterebbe sotto lo stesso tetto ben 5 marchi storici: Fiat, Chrysler, Renault, Nissan e Mitsubishi, e avrebbe epicentri in tre continenti diversi e in quattro città (Torino, Parigi, Tokyo e Detroit). Insieme, Fca e Renault arriverebbero a 15,6 milioni di vendite all’anno, decisamente al di sopra della rivale tedesca Volkswagen e dei suoi 10,8 milioni di auto immatricolate.

“Se c’è una partnership, una fusione o un accordo che ci rende più forti, allora sono assolutamente aperto a valutare”, aveva detto di recente l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, in un’intervista rilasciata proprio al Financial Times. Il dialogo tra Fca e Psa sarebbe però meno avanzato di quello tra Fca e Renault. Per i francesi, Fca sarebbe un alleato strategico: la maggior parte delle attività di Fiat Chrysler è concentrata in Nord America, area da cui Renault è assente. A questo si aggiunge che Fca ha in portafoglio i marchi Alfa Romeo e Maserati, che occupano un segmento di mercato particolarmente redditizio e in cui Renault non compete.

Nel caso in cui Fca dovesse entrare un giorno nell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, la “bilancia del potere all’interno della partnership si sposterebbe ulteriormente dal Giappone verso l’Europa, portando al tavolo John Elkann” aggiunge il quotidiano finanziario britannico. Renault e Nissan si sono alleate nel 1999. Mitsubishi si è unita nel 2015 quando Nissan ne ha acquistato il 36%. L’attuale struttura dell’intesa resta comunque “asimmetrica”, con Renault che ha il 43% delle azioni di Nissan e tutti i diritti di voto, e Nissan che ha il 15% delle azioni Renault.

Sul caso sono immediatamente intervenuti i sindacati, ad incominciare dalla federazione dei metalmeccanici della Cisl: “Abbiamo sempre sostenuto – ha detto il segretario generale Marco Bentivogli – di proseguire nell’azione verso alleanze strategiche, da un lato per restare nel gorgo dell’operazione di consolidamento che è da tempo in corso a livello globale, dall’altro per avere risorse e competenze per affrontare la transizione tecnologica verso la nuova mobilità elettrica e a guida autonoma e per rafforzarsi in Asia. Questi sono i punti deboli su cui costruire alleanze per dare più forza a Fca. Al momento non abbiamo notizie se queste possano rappresentare occasioni per vere e proprie fusioni. E’ evidente che abbiamo al più presto bisogno di aprire un confronto perché è opportuno chiarire ed escludere eventuali sovrapposizioni con gli stabilimenti e l’occupazione nel nostro Paese. Queste sono partite decisive per il futuro dell’industria italiana e che avvengono con un Governo impegnato in una perenne campagna elettorale, lasciando soli lavoratori e imprese. Se un politico non sa quanto pesa l’automotive sul Pil meglio che cambi mestiere”.

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