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Fca e Cda Telecom Italia oggi alla ribalta. Settimana da record per le Borse cinesi, Usa in rally

S’avvicina la quotazione della Ferrari e sul titolo Fca (+37% in poco più di un mese) ci sono venti di merger – Grande attesa per il Cda di oggi di Telecom Italia che dovrebbe riaprire la trattativa per Metroweb – Settimana effervescente per le Borse cinesi – Il rinvio del rialzo dei tassi Fed galvanizza Wall Street

Fca e Cda Telecom Italia oggi alla ribalta. Settimana da record per le Borse cinesi, Usa in rally

In attesa del dato sul Pil cinese del terzo trimestre, che aprirà la prossima settimana finanziaria, Shanghai si avvia a chiudere la miglior settimana da agosto: +5,5% nelle ultime cinque sedute (+0,9% stamane). Shenzhen +7,8%. La risalita dei listini cinesi, accompagnata dalla buona chiusura di Wall Street, ha favorito il rialzo degli altri mercati. Tokyo sale dell’1,5%. 

Dai risultati delle trimestrali Usa ed europee emerge il nuovo trend dei consumatori cinesi: salgono, per effetto delle vendite in Cina, Unilever (+8,2%) e Nike (+2,3%), soffre il lusso (in pesante calo ieri Burberry e Ferragamo), ma anche Caterpillar, a conferma della frenata negli investimenti in edilizia ed infrastrutture. La politica di Ji Xingping (più consumi per la classe media, nuovo modello di sviluppo) sta dando i primi frutti. 

Wall Street prende atto che il rialzo dei tassi non avverrà prima di dicembre, più probabile dopo. Chiudono in forte rialzo sia l’indice Dow Jones (+1,28%) che l’S&P 500 +1,49% ai massimi da otto settimane e il Nasdaq (+1,82%) vivacizzato dalla riscossa del biotech. Sale nel finale Goldman Sachs (+3%) nonostante risultati deludenti. A trainare i finanziari è l’ottima trimestrale di Citigroup, ma la spinta del Toro si è diffusa su larga parte del listino, a partire dai titoli della salute. In rialzo anche il petrolio: Brent +3,2%.

LA BCE DA’ UNA PRIMA SCOSSA ALLE BORSE

Le Borse europee già si concentrano sul meeting della Bce della prossima settimana. Milano chiude la seduta con un ampio rialzo, indice Ftse Mib sale dell’1,7%. Positive anche le Borse di Parigi (+1,5%) e Francoforte (+1,4%). L’euro si indebolisce dopo cinque sedute consecutive di apprezzamento sul dollaro, il cambio è 1,141 da 1,147 della chiusura precedente. 

Un contributo all’inversione di tendenza l’ha dato Edwal Nowotny, il governatore della Banca dell’Austria e membro del Consiglio direttivo della BCE. Il banchiere ha affermato che è arrivato il momento di mettere in campo “nuovi strumenti” per consentire ala Bce di avere successo nella lotta per stimolare l’inflazione.

STM SUPERSTAR, TELECOM FA ROTTA SU METROWEB

A Milano la migliore blue chip della giornata è stata StM (+4,8%), in linea con la performance dell’indice Stoxx delle società tecnologiche. Circolano da un paio di giorni indiscrezioni sull’arrivo di un’altra ondata di consolidamento nell’industria dei semiconduttori per contrastare la debolezza del settore con operazioni di M&A. L’indice di riferimento sale dell’1,5%, ieri ha guadagnato il 3,6%. 

La tedesca Infineon (+5,2%) sta studiando l’acquisizione di Fairchild Semi a sua volta a caccia di prede. Intanto , dopo la cessione di Emc a Dell, sale alla ribalta SanDisk, il produttore di hardware e software per l’archiviazione di dati: +11% dopo le indiscrezioni di un possibile matrimonio con Micron e Western Digital.

In grande evidenza anche Telecom Italia , salita del 3,8% alla vigilia del Cda che dovrebbe dare mandato al management per una trattativa con Metroweb. 

FCA ACCELERA SOPRA I 14 DOLLARI. VOLUMI IN CRESCITA SUI DERIVATI

Continuano le sofferenze di Volkswagen (-3,73%) che dovrà ritirare e revisionare 8,5 milioni di auto diesel in Europa. Ma il resto del settore è in ripresa. Fiat Chrysler in particolare avanza del 2,8% riportandosi sopra la soglia dei 14 euro. Dai minimi di settembre, dopo lo scoppio del dieselgate,il titolo ha recuperato il 37%. 

In grande crescita anche i volumi dei derivati sulla scadenza di marzo, ad avvalorare il sospetto che il mercato già preveda sorprese sul fronte di un merger, nonostante S&P si sia pronunciata contro un matrimonio con Gm. Batte alle porte, intanto, la quotazione di Ferrari a Wall Street (ancora incerta la data del debutto a Milano): i grandi investitori stanno arrivando a Maranello per la tappa finale del road show. In deciso rialzo anche Exor (+4,17%), mentre CNH cede il 2,2%.

VOLA FINMECCANICA, AFFONDA FINCANTIERI

Nella scuderia del Tesoro si mette in evidenza Finmeccanica, che ha guadagnato il 2,5%: Thales Alenia Space, joint venture nella quale il gruppo italiano ha il 33%, potrebbe ricevere una grossa commessa dall’Arabia Saudita da 2,5 miliardi. 

La notizia serve solo in parte a consolare il Mef del disastro Fincantieri (-13,55%) affondata dal profit warning della controllata Vard, quotata a Singapore, sugli utili del terzo trimestre e dell’intero 2015 a causa delle difficoltà in Brasile. Fincantieri in una nota ha inoltre informato che “a oggi nessuna decisione è stata presa” in merito ad un possibile aumento di capitale, comunque assai probabile. Equita ha declassato il titolo a “hold” da “neutral” togliendolo dal proprio portafoglio “small cap”.

LUSSO, BURBERRY (-8%) CONTAGIA FERRAGAMO 

Altra nota dolente è il lusso. Sotto tiro Ferragamo (-3,5%), contagiata e dai cattivi risultati di Burberry, che alla Borsa di Londra è precipitata dell’8% dopo aver diffuso dati semestrali nettamente sotto le attese a causa del rallentamento delle vendite in Cina, Paese in cui Ferragamo realizza il 35% del proprio fatturato. Equita ha ridotto le stime di Eps della maison fiorentina 2015 e 2016 rispettivamente del 2% e del 5% e il prezzo obiettivo a 27,2 da 29 euro.

Moncler -2,1%: Morgan Stanley ha avviato la copertura con rating equal-weight e prezzo obiettivo a 15 euro. Deboli anche Tod’s (-0,44%) e Yoox Nap (-0,24%). Positiva invece Luxottica (+1,71%).

MEDIOBANCA, EQUITA CONFERMA IL BUY

Tra i bancari spicca Mediobanca (+1,37%): Equita Sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 11,3 euro. In luce anche il comprato delle Popolari: Banco Popolare +3,2%, Pop.Milano +2,1%, Ubi (che Popolare non è più) +2,1%. Unicredit ha guadagnato l’1,7%, Intesa l’1,4%. 

IL BUSINESS PLAN DI SARAS ESALTA GLI ANALISTI 

 Nel resto del listino da segnalare il balzo di Saras (+8,7%) dopo la presentazione del nuovo business plan. In particolare l’azienda ha annunciato un Ebitda di gruppo al 2019 intorno ai 730 milioni di euro, ben sopra le attese del mercato. Variazione positiva molto ampia per Atlantia (+3,1%).

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