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Fauci lascia la Casa Bianca dopo oltre mezzo secolo di servizio: “Pronto per il prossimo capitolo”

È stato consigliere di 7 presidenti ed ha guidato per più di 50 anni national Istitute of Health – Innumerevoli gli scontri con Trump è rimasto su richiesta di Biden per garantire continuità alla risposta al Covid

Fauci lascia la Casa Bianca dopo oltre mezzo secolo di servizio: “Pronto per il prossimo capitolo”

Anthony Fauci lascia la Casa Bianca. Alla fine dell’anno l’immunologo americano si dimetterà da consigliere medico della Casa Bianca e dalla direzione del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), che ha guidato per la bellezza di 38 anni. Lo ha annunciato lui stesso per perseguire, “dopo 50 anni di servizio pubblico, un nuovo capitolo della mia carriera fino a quando avrò energia e passione per mio campo” e che “lascerò le mie attuali posizioni, ma non vado in pensione”, ha aggiunto l’infettivologo ottantunenne. “Voglio fare delle cose al di fuori del lavoro per il governo federale”. Ha aggiunto che vorrebbe incoraggiare i più giovani a lavorare nel settore pubblico.

Il medico di punta del governo statunitense è diventato forse il volto più riconoscibile della risposta della Casa Bianca al Covid durante le ere Trump – sopportata a denti stretti – e Biden. Già consigliere di sette presidenti, a partire da Ronald Reagan, l’immunologo è stato cruciale in molte altre crisi, prima del coronavirus: l’Aids, il virus Zika e di recente il vaiolo delle scimmie. Ha ricevuto la Medaglia presidenziale per la libertà da George W. Bush nel 2008, la più alta onorificenza civile americana.  

Biden: “Stati Uniti più forti, resilienti ed in salute grazie a lui”

Biden, lo ha ringraziato, definendolo un “funzionario pubblico che ha lavorato con dedizione, mano ferma, saggezza e con una visione”. “Grazie ai numerosi contributi del dottor Fauci alla salute pubblica, tantissime vite qui negli Stati Uniti e in tutto il mondo sono state salvate” ha affermato il presidente aggiungendo che “il popolo americano e il mondo intero continueranno a beneficiare della sua esperienza e conoscenza in qualsiasi cosa farà”. Biden ha lavorato a stretto contatto con Fauci non solo durante la pandemia di covid. I due avevano lavorato già durante un’epidemia globale del virus Zika, quando Biden era vicepresidente.

Fauci lascia la Casa Bianca: la lotta contro Trump

Non è la prima volta che il principale esperto di malattie infettive Usa accenna la possibilità di andare in pensione. Frustrato dall’influenza della politica sulla sanità, soprattutto dopo i continui scontri con il presidente Trump che più volte ha minacciato di licenziarlo, ha deciso di restare quando Biden, appena eletto gli chiese di garantire continuità alla risposta al Covid. “E così sono rimasto per un anno pensando che alla fine dell’anno sarebbe stata la fine del Covid – ha spiegato Fauci -, e invece non è quello che è successo. E ora siamo al secondo anno e mi sono reso conto che ci sono altre cose che voglio fare”.

Ma facciamo un passo indietro. Nel 2020, quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, Fauci è stato fortemente criticato dall’ex presidente americano da tutti i repubblicani che vedevano in lui il simbolo delle odiate quarantene e delle mascherine. La risposta di Trump alla pandemia durante la sua presidenza ha incluso la diffusione di informazioni errate sul coronavirus e il tentativo di sminuirne gli effetti, mentre il medico italo-americano aveva sostenuto da subito la necessità di imporre restrizioni mettendo in guardia dall’emergenza che avrebbe stravolto l’America. Parole in contrasto con quelle del tycoon, secondo il quale la pandemia “sarebbe andata via entro aprile con l’alzarsi delle temperature”.

Fauci ha dovuto più volte testimoniare al Congresso sulla risposta al Covid, ed era stato contestato da parlamentari repubblicani come Rand Paul, il senatore del Kentucky che lo accusò di mentire sulle ricerche finanziate dal suo istituto in Cina (“Se qualcuno sta mentendo quello è lei, senatore”, fu la sua risposta). 

Fauci, intervenendo lunedì sera al “The Rachel Maddow Show”, ha suggerito che la cultura del dubbio cucita da Trump ha influenzato la salute degli americani, mentre prosperano le teorie cospirative e persino il “flagello della poliomielite del dopoguerra”, sconfitto per sette decenni dai vaccini, è riemerso nello Stato di New York.

“Quello con cui abbiamo a che fare ora è solo una distorsione della realtà”, ha detto. “Un mondo in cui le falsità sono quasi normalizzate: questo è l’ambiente in cui viviamo. Se gli americani non si impadroniscono della verità, le bugie e le teorie cospirative non faranno altro che ostacolare “una risposta adeguata a una sfida di salute pubblica”.

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