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Famiglia, dal bonus mamme al buono nido: le novità nella manovra

La misura più attesa è il cosiddetto bonus mamme (da non confondere con il bonus bebè) – L’altra grande novità è il buono nido – Prorogati il congedo per i papà e i voucher baby sitter – Rispunta il Fondo per la natalità

Famiglia, dal bonus mamme al buono nido: le novità nella manovra

Bonus mamme e congedo per i papà, buono nido e voucher per le baby sitter, ma anche la riedizione del fondo per il sostegno alla natalità. Sono queste le misure per la famiglia contenute nella legge di Bilancio 2017. In alcuni casi si tratta di proroghe e rifinanziamenti di strumenti già in vigore, ma c’è almeno un intervento che potrebbe far discutere. Vediamo perché.

BONUS MAMME

La misura più attesa e per certi versi ancora misteriosa è il cosiddetto bonus mamme, che in realtà il governo ha battezzato “premio alla nascita” (e forse sarebbe meglio chiamarlo così, perché non va confuso con il bonus bebè). Fin qui si è parlato di 800 euro in un’unica soluzione, ma nella bozza della manovra arrivata in Parlamento non è precisato alcun importo. Si legge soltanto che il premio sarà concesso “al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione” e che pagarlo sarà “l’Inps, su domanda della futura madre”. Dal testo emerge poi che il bonus sarà erogato “senza soglie di reddito”: in altri termini, lo riceveranno indistintamente le notaie come le impiegate dei call center. Un aspetto che rischia di generare polemiche.

BUONO NIDO

La nuova legge di Bilancio istituisce poi “un buono del valore di 1.000 euro all’anno per tre anni al fine di garantire un maggiore sostegno per l’accesso” agli asili nido, “sia pubblici che privati”. Questa misura sostituisce il bonus finora in vigore, ovvero la detrazione del 19% fino a un tetto di 632 euro delle spese sostenute per le rette dei nidi.

CONGEDO PER I PAPÀ

Veniamo quindi alle misure già in vigore, che subiscono solo delle modifiche. Il “congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente”, introdotto in via sperimentale dal 2013, viene prorogato anche al 2017 e la sua durata “è aumentata a due giorni, che possono essere goduti anche in via non continuativa”, ma comunque “entro i cinque mesi dalla nascita del figlio”. Questa misura richiede coperture finanziarie per l’anno prossimo pari a 20 milioni di euro, che il governo intende reperire “mediante corrispondente riduzione (…) del Fondo sociale per occupazione e formazione”.   

VOUCHER BABY SITTER

Anche l’intervento relativo ai voucher per le baby sitter viene prorogato, ma fino al 2018. La bozza della manovra prevede un limite di spesa pari a 40 milioni annui per il prossimo biennio, che scende a 10 milioni per il finanziamento della stessa misura a beneficio delle sole lavoratrici autonome.  

FONDO PER LA NATALITÀ

Infine, la legge di Bilancio ripristina il “Fondo di credito per i nuovi nati”, che ha l’obiettivo di “garantire l’accesso al credito delle famiglie con un nuovo figlio attraverso il rilascio di garanzie dirette, anche fidejussorie, alle banche e agli intermediari finanziari”. Il fondo avrà una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, poi di 24 milioni per il 2018 e di altri 23 milioni per il 2019. Le risorse scenderanno a 13 milioni nel 2020 e a 6 milioni annui a partire dal 2021.

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