Condividi

F2i torna nelle tlc e compra Infracom con Marguerite

Dopo la cessione di Metroweb a Open Fiber, l’acquisizione di Infracom segna il ritorno di F2i al settore delle telecomunicazioni – La transazione, che vale 57,8 milioni di euro, segna anche il primo investimento di Marguerite in Italia

F2i torna nelle tlc e compra Infracom con Marguerite

F2i Sgr ha raggiunto un accordo con Serenissima Partecipazioni, società controllata dal Gruppo Abertis, per l’acquisto del 94,12% del capitale di Infracom Italia al prezzo di di 57,8 milioni. F2i e Marguerite completeranno la transazione tramite un veicolo societario comune detenuto all’80% dal Secondo Fondo F2i e al 20% dal fondo Marguerite.

Dopo la cessione di Metroweb a Open Fiber, l’acquisizione di Infracom segna il ritorno di F2i al settore delle telecomunicazioni. La transazione segna anche il primo investimento di Marguerite in Italia e il suo secondo in ambito Ict, facendo seguito all’investimento nel progetto Rosace (nella regione Grand Est, Francia) nel 2016.

F2i e Marguerite ritengono che Infracom sia un’importante piattaforma su cui aggregare altri operatori attivi nel frammentato mercato dei servizi di telecomunicazione rivolto alla clientela business. L’obiettivo è dar vita a un player nazionale dotato di forti competenze manageriali, solidità finanziaria e di adeguati livelli di efficienza e qualità del servizio, operante nel mercato dei servizi cloud e ICT a valore aggiunto per il mercato della clientela business.

Infracom, che ha sede a Verona, ha chiuso l’esercizio 2016 con un fatturato di 103 milioni, un margine industriale (ebitda) di 22 milioni e una posizione finanziaria netta di circa 70 milioni. L’importante dotazione infrastrutturale di Infracom comprende un’estesa rete in fibra ottica posata lungo sedimi autostradali e extraurbani (per circa 9.000 km) e in aree urbane (35 città italiane) e tre data center collocati a Milano (nel Business Park di via Caldera), Assago e Verona.

Contestualmente all’operazione, F2i e Marguerite hanno negoziato con un gruppo di banche (Unicredit, IntesaSanpaolo, Ubi e Ing) una credit facility di 65 milioni volta a rifinanziare il debito in capo a Infracom. È inoltre prevista una ricapitalizzazione della società al fine di finanziarne la crescita.

Commenta