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Europa League: sorteggio ok per Inter e Napoli, per Udinese e Lazio pericoli inglesi

Urna di Montecarlo benevola con l’Inter, testa di serie, e col Napoli, che pur partendo dalla seconda fascia trova l’insidioso Psv ma poi gli ucraini del Dnipro e gli svedesi dell’Aik Solna – Udinese sfortunata: Liverpool e Anzhi di Eto’o – La Lazio, che partiva dalla terza fascia, rischiava il girone di ferro ma trova Tottenham, Panathinaikos e Maribor.

Europa League: sorteggio ok per Inter e Napoli, per Udinese e Lazio pericoli inglesi

L’urna di Montecarlo, che sorteggiava i gironi eliminatori di Europa League, è stata complessivamente abbastanza benevola con le quattro squadre italiane in lizza, che evitano tutte le spagnole e tra le big pescano solo Liverpool e Tottenham (toccano a Udinese e Lazio). L’Inter era inserita in prima fascia e se la dovrebbe cavare senza problemi contro il Rubin Kazan dell’italiano Bocchetti, il Partizan Belgrado e l’esordiente Neftçi di Baku, prima squadra dell’Azerbaigian a partecipare all’Europa League. Ancora meglio è andata al Napoli, che correva rischi maggiori partendo dalla seconda fascia e invece troverà difficoltà solo con il Psv Eindhoven di Van Bommel, ma presumibilmente molto meno contro gli ucraini del Dnipro Dnipropetrovsk e gli svedesi dell’Aik Solna.

Brutto sorteggio invece per l’Udinese, che dopo la beffa dell’eliminazione nel preliminare di Champions dovrà così anche sudarsi la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. I friuliani erano in seconda fascia come la squadra di Mazzarri, ma hanno trovato una delle teste di serie più temibili, il Liverpool di Suarez, Gerrard e Borini, e forse la più temibile delle formazioni di quarto rango: sulla strada degli uomini di Guidolin ci sarà infatti l’Anzhi di Samuel Eto’o. Più abbordabili gli svizzeri dello Young Boys. Può dirsi moderatamente soddisfatta anche la Lazio, che rischiava il girone di ferro essendo inserita nella terza urna: andrà a Londra a sfidare il Tottenham, poi i greci del Panathinaikos e gli sloveni del Maribor. Gruppo difficile, ma non impossibile.

INTER – Stramaccioni, all’esordio assoluto in una competizione europea con una squadra maggiore, pesca così il Rubin Kazan campione di Russia nel 2008 e 2009, che ha nelle sue fila il difensore italiano ex Genoa Salvatore Bocchetti e che incrociò la strada dei nerazzurri già nella Champions League 2009-2010, quella poi vinta dagli uomini di Mourihno. L’Inter pareggiò 1-1 in trasferta e vinse 2-0 in casa. L’altra avversaria è il Partizan Belgrado, da non sottovalutare: i serbi sono pericolosissimi in casa loro e vantano comunque 191 gare europee nel loro curriculum internazionale. E’ una prima assoluta invece quella degli azeri del Neftçi, che nel turno di qualificazione hanno eliminato l’Apoel Nicosia reduce dalla trionfale esperienza in Champions dello scorso anno, eliminata solo dal Real Madrid.

NAPOLI – Gli occhi sono ovviamente tutti puntati sul Psv Eindhoven, squadra da battere in un girone per il resto decisamente abbordabile. Gli uomini di Dick Advocaat, eliminati agli ottavi di finale della competizione nella scorsa stagione e che non vincono il titolo olandese dal 2007-2008, non sono più forti come qualche anno fa ma contano comunque sull’esperienza del rientrante Mark Van Bommel e del capitano Toivonen e sulla gioventù di un oggetto del desiderio del Milan, il 22enne Kevin Strootman, e del 23enne attaccante sloveno Tim Matavž. Meno insidiosi invece gli ucraini del Dnipro, allenati dallo spagnolo Juande Ramos: attenzione tuttavia al giovane talento di casa Yevhen Konoplyanka, 22 anni e già protagonista a Euro 2012, e al nazionale ghanese Derek Boateng (nessuna parentela col milanista Kevin Prince). L’Aik Solna è alla prima partecipazione al girone eliminatorio di Europa League, dopo aver centrato per la prima e finora unica volta, nel ’99-2000, quello di Champions.

UDINESE – Mastica amaro Francesco Guidolin: neanche finita di digerire l’atroce delusione per l’eliminazione dalla Champions League, ai rigori a vantaggio dello Sporting Braga, che anche da Montecarlo non arrivano buonissime notizie. I friulani trovano il Liverpool di Brendan Rodgers, vincitore tre volte della competizione (l’ultima nel 2001) e in procinto di giocare la centesima gara nel torneo (è a quota 99, con 55 vittorie). Gli uomini pericolosi sono noti: dal capitano Steven Gerrard a Luis Suarez, dal neoacquisto Nuri Sahin all’ex romanista Fabio Borini. La terza squadra estratta è invece lo Young Boys, terzo nel campionato svizzero, mentre l’altra insidia è arrivata dalla quarta fascia: c’era l’incubo Eto’o, ed Eto’o è stato. L’Udinese dovrà affrontare un lunghissimo viaggio per Makhachkala, in Russia, dove affronterà l’Anzhi del camerunense. Forse è solo il nome di Eto’o a mettere realisticamente paura, ma attenzione anche all’ex Chelsea Yuri Zhirkov.

LAZIO – I biancocelesti partivano in terza fascia e dunque non possono troppo lamentarsi. Il Tottenham è sempre una grande squadra ma ha l’incognita dell’allenatore (quel Villas Boas che l’anno scorso ha completamente fallito col Chelsea), ha iniziato non benissimo la Premier League e ha appena venduto al Real Madrid uno dei suoi giocatori migliori, il croato Lukas Modric. Attenzione comunque a grandissimi nomi come Gareth Bale, Rafael Van der Vaart e Emanuel Adebayor. Altra avversaria è il Panathinaikos, non più insidioso come ai tempi di Djibril Cissè, poi finito proprio alla Lazio per una breve e infelice parentesi. Infine la formazione di Petkovic tornerà a Maribor, in Slovenia, dopo aver vinto col Mura nel turno preliminare, stavolta per affrontare l’NK, decisamente migliore ma non insuperabile.

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