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Euro in ribasso e Borsa debole ma Pirelli, Stm e Fca corrono

Per i mercati finanziari Brexit resta una mina vagante – Piazza Affari tira il fiato dopo la corsa di ieri ma Stm, Pirelli e Fca salgono in controtendenza – Prese di beneficio per Telecom, Juventus, Mediobanca e Finecobank

Le preoccupazioni economiche e qualche presa di profitto frenano Piazza Affari, che chiude piatta (+0,01%) una seduta moderatamente positiva per le altre borse europee. Fra tutte svetta Londra, +1,01%, che si erge come una torre in mezzo alle nebbie della Brexit, dopo il nulla di fatto del Parlamento britannico, ieri, sui piani alternativi all’intesa con la Ue di Theresa May. La premier cercherà di tornare al voto in settimana. Si avvicina però la scadenza del 12 aprile e un’uscita senza accordo sembra ogni giorno più probabile, pesando sulla sterlina, che si deprezza contro il dollaro (1,3) e resta debole contro l’euro (1,165). La moneta unica soffre a sua volta contro il biglietto verde e scende sotto quota 1,12.

In questa situazione Francoforte chiude a +0,63%; Parigi +0,33%; Madrid +0,35%.

Wall Street, parte incerta e poi prende la via delle vendite nella attesa del vicepremier cinese, Liu He, che sarà domani a Washington per la ripresa delle trattative commerciali.

La Borsa americana sembra prendersi una pausa, dopo i recenti guadagni, mentre Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario osserva che l’economia mondiale perde slancio, ma la prudenza delle banche centrali sui tassi aiuterà nella seconda metà del 2019.

L’economia è “incerta” dopo due anni di crescita costante e l’outlook è “precario” e vulnerabile al commercio, alla Brexit e agli shock sui mercati finanziari.

Chi può soffrire di più sono i paesi con alto debito come l’Italia. Dopo l’allarme sui conti lanciato ieri dall’Ocse e in un clima di grande prudenza per le ragioni spiegate dall’Fmi perde appeal la carta tricolore. Sul secondario il rendimento del decennale sale al 2,53% e lo spread con il Bund si allarga a 257,8 punti base (+1,38%).

Ancora tonico il petrolio, con il Brent in salita dello 0,17% a 69,13 dollari al barile. In leggera ripresa l’oro a 1290,37 dollari l’oncia.

In Piazza Affari le banche sono miste. Unicredit cede lo 0,47% dopo il rally della vigilia. A soffrire di più sono titoli come Telecom -1,83%, Juventus -2,37%; Finecobank -1,94%; Mediobanca -1,43%.

Regina del Ftse Mib è Pirelli, +2,88%, che avrà un impatto positivo di circa 107 milioni legato al riconoscimento dei crediti d’imposta in Brasile. Nell’auto bene anche Fca (+1%).

Prosegue la risalita Stm, +2,74%. In cima al paniere anche Hera, +1,6% e Recordati +1,83%.

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