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Esselunga: debito azzerato, l’utile sale

La catena di supermercati archivia il primo semestre con ricavi superiori ai quattro miliardi e margini che sfiorano i 400 milioni – Vendite in aumento nonostante il lockdown – In arrivo la fusione con Supermakets Italiani

Esselunga: debito azzerato, l’utile sale

Esselunga azzera i debiti contratti nel 2017 per rilevare gli immobili dei supermercati della Villata e chiude primi sei mesi del 2020 con ricavi e margini in aumento su base annua: rispettivamente +1,9%, a 4,06 miliardi, e +9,7%, a 395,9 milioni (inclusi i costi straordinari per gli interventi imposti dalla pandemia per salvaguardare la sicurezza di clienti e dipendenti).

Nello stesso periodo, la catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti ha investito 126,8 milioni ed ha aperto tre nuovi negozi.

Al giro di boa di metà anno la posizione finanziaria netta della società era positiva per 3,8 milioni. Il dato si confronta con la perdita di 847,5 milioni registrata a fine 2017 per rilevare il 67,5% dell’immobiliare dei Caprotti a 964 milioni. Per quanto riguarda i prezzi, i prodotti sugli scaffali hanno recepito un’inflazione dell’1,7%, a fronte del 3% registrato dai fornitori.

“È stato un semestre particolarmente difficile a causa del Covid 19 – ha commentato il Ceo, Sami Kahale – Le nostre priorità sono state di tutelare i clienti, le nostre persone e mantenere la continuità operativa in un periodo di grandissime incertezze. Per garantire tutto ciò, abbiamo investito oltre 13,5 milioni”.

A questo punto, Esselunga si appresta a fondersi con la capogruppo Supermakets Italiani. L’operazione riporterà l’indebitamento a salire, si stima intorno a quota 1,3 miliardi, parte della somma che è stata necessaria a Marina Caprotti per liquidare i fratelli Giuseppe e Violetta e rilevare il 100% del colosso della Gdo. Anche questo nuovo debito, però, non spaventa Esselunga, visto che i flussi di cassa sfiorano quota 400 milioni l’anno e i tassi d’interesse resteranno bassi ancora a lungo.

“Sul piano commerciale siamo stati fortemente penalizzati dal periodo di lockdown durante il quale oltre il 50% dei nostri clienti non è potuto uscire dal proprio Comune di residenza e di conseguenza non ha potuto recarsi nei nostri negozi per fare la spesa – ha aggiunto Kahale – Tuttavia, le vendite di Esselunga sono cresciute dell’1,9%”.

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