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Erg, extradividendo di 40 cent. Nel piano 850 Mw in più, focus su estero e eolico in Italia

La società energetica ha chiuso il 2017 con risultati migliori delle attese e distribuirà un dividendo straordinario pari a 0,40 euro per azione – L’Ad Bettonte: “Piano al 2022 concentrato sulla crescita all’estero e sul rinnovamento tecnologico”. Titolo vola in Borsa

Erg, extradividendo di 40 cent. Nel piano 850 Mw in più, focus su estero e eolico in Italia

Conti migliori del previsto e un nuovo piano industriale quinquennale fanno volare titolo Erg in Borsa, dove a inizio seduta guadagna il 4,5% a 17,93 euro per azione. Il cda della società energetica ha appena i conti 2017: l’anno si è chiuso con un utile netto di 142 milioni (+32%). Nel solo quarto trimestre Erg ha contabilizzato un utile netto adjusted a di 28 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo dell’inter esercizio è stato di 472 milioni (+4%).

Erg ha inoltre terminato il 2017 con ricavi per 1,06 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto agli 1,03 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente e anche l’indebitamento netto di 1.233 milioni  risulta inferiore alla guidance di inizio anno, grazie al significativo flusso di cassa operativo. Il cda proporrà all’assemblea un incremento del dividendo ordinario a 0,75 euro per azione ed un dividendo straordinario pari a 0,40 euro per azione, pari a circa il 20% del cash-in derivante dall’operazione di cessione di TotalErg.

“Un anno determinante per l’evoluzione del Gruppo che, con la cessione di TotalErg e l’acquisizione di Forvei, è uscito definitivamente dal settore Oil e contestualmente ha fatto il proprio ingresso nel fotovoltaico”, ha commentato l’ad Luca Bettonte. “Il margine operativo è aumentato malgrado il 2017 sia stato un anno decisamente secco ed anche poco ventoso, caratterizzato inoltre nell’eolico dall’uscita dal meccanismo incentivante di oltre 200 megawatt”, spiega il manager.

“Il generale positivo andamento dei prezzi dell’energia associato ad una più elevata marginalità nel termoelettrico, il contributo dei parchi acquisiti in Germania e la continua attenzione ai costi ed all’efficienza nella generazione, ci hanno consentito di ottenere risultati molto positivi e superiori alle aspettative, confermando la solidità del nostro modello di business” aggiunge. Per il 2018, grazie anche al contributo del fotovoltaico, “ci aspettiamo un margine operativo lordo in leggera crescita a 475 milioni e un indebitamento netto pari a 1.260 milioni, inclusivi di investimenti per circa 450 milioni e della distribuzione di dividendi per circa 170 milioni e tenuto conto della cessione di TotalErg e di Brockaghboy Wind Farm”.

Per quanto riguarda il nuovo piano, Bettonte ha invece detto che “è un piano a cinque anni concentrato sulla crescita all’estero e sul rinnovamento tecnologico della nostra flotta eolica in italia. Eccellenza industriale, flessibilità dei nostri asset e forti competenze di energy management sono le caratteristiche su cui intendiamo far leva per traguardare i nuovi importanti obiettivi di piano. Prevediamo infatti un forte sviluppo per circa 850 MW attraverso tre differenti canali: sviluppo organico e accordi di co-sviluppo in Europa, nuove acquisizioni nei paesi target ed un significativo piano di repowering & reblading di parte dei nostri parchi eolici in Italia”.

“Le risorse finanziarie generate, l’elevata qualità dei nostri asset e la flessibilità della struttura organizzativa consentiranno al gruppo di affrontare le nuove sfide e di cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro in un settore, quello dell’energia elettrica, in rapida e costante evoluzione”, ha chiuso l’amministratore delegato.

Intanto stamattina Erg ha anche ceduto al fondo Greencoat UK Wind, quotato alla Borsa di Londra e specializzato in investimenti nelle rinnovabili, il 100% del capitale di Brockaghboy Windfarm, società di diritto inglese titolare del parco eolico da 47,5 MW realizzato in Irlanda del Nord, nella contea di Londonderry da Erg e e TCI Renewables. L’enterprise value dell’operazione ammonta a circa 163 milioni di sterline (pari a circa 185 milioni di euro).

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