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Eni trova gas in Indonesia ma non abbandona la strada delle fonti rinnovabili

L’Eni ha scoperto un nuovo pozzo di gas. Il pozzo ha una riserva di gas di circa 140 miliardi di metri cubi di gas a Kalimantan in Indonesia

Eni trova gas in Indonesia ma non abbandona la strada delle fonti rinnovabili

Si trova in Indonesia dalle parti di Kalimantan il nuovo pozzo di gas scoperto da Eni. È avvenuto in base ad un accordo con la Società North Ganal che opera nello stesso settore degli idrocarburi. Il pozzo ha una riserva di gas di circa 140 miliardi di metri cubi. L’Eni ha annunciato il ritrovamento come elemento rafforzativo della sua strategia mista tra fonti tradizionali e rinnovabili. Il pozzo indonesiano si trova a circa 2mila metri profondità, cosa che ha richiesto l’acquisizione di molti dati. I numeri sono di interesse con la portata di gas di circa 2,7 milioni di metri cubi al giorno ed altri 6 mila barili di prodotti condensati associati.

La società del cane a sei zampe metterà sul mercato nuove quantità di idrocarburi, ma al tempo stesso rilancia la propria azione sullo sviluppo di fonti alternative. Le collaborazioni in Italia e all’estero con partner affidabili sono valutate con interesse dai mercati e ancora di più da chi sostiene l’opzione green delle società controllate dallo Stato. Gli investimenti fatti e da farsi sono la vera cartina di tornasole del primo gruppo energetico italiano. Le esplorazioni d’altra parte dovrebbero riprendere anche in Italia per rispondere alla domanda di fonti tradizionali da parte di alcuni comparti.

Il business del gas parla italiano?

Una nota dell’Eni spiega che le buone notizie che arrivano dall’altra parte del mondo sono « in linea con la strategia di transizione, per condurre progressivamente il portafoglio Eni nel 2030 a un mix di gas e LNG al 60%, incrementando il contributo di LNG equity”. Un atto di fiducia dell’Ente verso se stesso, nonostante il quadro generale sulla transizione energetica stia accumulando nubi.

Eni è in Indonesia dal 2001 e gestisce un ampio portafoglio tra esplorazione, sviluppo e produzione. Attualmente ha un paniere di80mila barili di olio equivalente al giorno, da giacimenti offshore. Geng North è un alleato strategico, soprattutto per la creazione di un nuovo polo di produzione nel bacino del Kutei. Il futuro polo sarà collegato alla liquefazione del gas di Bontang, sempre sulla costa del Kalimantan orientale. Il successo nell’esplorazione per l’Eni si collega all’accordo per l’acquisizione della società NeptuneEnergy. Alla fine «la posizione di Eni nel blocco North Ganal e nella scoperta di Geng North si rafforzerà ulteriormente». Nella zona ci sono altri giacimenti su cui lavorare, ma Eni deve saper respingere le critiche di puntare solo su ciò che non aiuta il pianeta. Le polemiche sono ricorrenti sia in Italia che all’estero e ardano tutte le company di oil & gas.
Una doppia partita, economica e politica, giocata sullo scacchiere internazionale con interessi miliardari .

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