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Eni, accordo effettivo tra il Kazakhstan e il consorzio KPO

Il cane a sei zampe ha dichiarato che da oggi sono chiusi tutti i contenziosi in corso tra le parti – Nel consorzio è entrata la compagnia di Stato kazaka KazMunaiGaz (Kmg) con una partecipazione del 10% – I termini economici e finanziari che regolano l’accordo sono gli stessi già precedentemente annunciati.

Eni, accordo effettivo tra il Kazakhstan e il consorzio KPO

Diventa effettivo l’accordo firmato ad Astana lo scorso 14 dicembre tra le società del consorzio Karachaganak Petroleum Operating (KPO) e la Repubblica del Kazakhstan. Lo ha reso noto questa mattina l’Eni che, insieme a Bg è co-operatore del consorzio con il 32,5%, insieme ai partner Chevron e Lukoil che hanno rispettivamente il 20% il 15%.

L’agreement sancisce la chiusura di tutti i contenziosi in corso tra le parti. Ma non solo. In questo modo la compagnia di stato kazaka KazMunaiGaz (KMG) entrerà nel consorzio con una partecipazione del 10% rilasciata pro quota dagli attuali partner e metterà a disposizione una capacità di trasporto fino a 2 milioni di tonnellate all’anno nell’oleodotto CPC. I termini economici e finanziari che regolano l’accordo sono gli stessi già precedentemente annunciati.  

L’ingresso di KazMunaiGaz rappresenta un importante passo in avanti per il rafforzamento della cooperazione tra le parti che nel frattempo hanno già avviato le attività propedeutiche allo sviluppo futuro del campo da cui è atteso un sostanziale incremento della produzione di liquidi e di gas.  

Karachaganak è un giacimento giant che produce petrolio, condensati e gas naturale con riserve recuperabili stimate in 5 miliardi di boe. La produzione di Karachaganak nell’anno è stata di 239 mila barili/giorno di liquidi (64 mila in quota Eni) e 24 milioni di metri cubi/giorno di gas naturale (circa 7 milioni in quota Eni).

A Piazza Affari, intorno alle 11.30, il titolo Eni è in assoluta parità a 15,98 euro ad azione. 

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