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Enel, Putin autorizza cessione asset russi a Lukoil e Gazprombank-Frezia per 137 milioni di euro

Lukoil e il fondo di investimento Gazprombank-Frezia potranno acquistare la quota di maggioranza di Enel Russia (56,43%) in deroga al decreto presidenziale che aveva bloccato l’operazione

Enel, Putin autorizza cessione asset russi a Lukoil e Gazprombank-Frezia per 137 milioni di euro

Via libera di Putin alla cessione di Enel Russia a Lukoil e al fondo di investimento Gazprombank-Frezia. La speciale commissione, istituita da Mosca dopo il decreto presidenziale che ha congelato tutte le cessioni di asset russi da parte di aziende straniere senza l’approvazione diretta di Putin, si è espressa a favore dell’operazione. In particolare, Enel ha firmato due accordi separati rispettivamente con PJSC Lukoil e con il Fondo Comune di Investimento Chiuso “Gazprombank-Frezia” per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest’ultima, per un corrispettivo complessivo di circa 137 milioni di euro che sarà pagato al closing dell’operazione.

Putin e la stretta sulle aziende straniere

Il 5 agosto scorso, il presidente russo aveva emesso un decreto che aveva avuto l’effetto di bloccare l’accordo di cessione siglato da Enel il 16 giugno e che prevedeva un prezzo di vendita di circa 137 milioni di euro. Ora, con l’ok di Putin, passeranno di mano ai due acquirenti di Stato tutti gli asset di generazione elettrica detenuti da Enel in Russia (iniziata nel 2019 con la prima cessione degli asset alimentati a carbone) che includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e circa 300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo.

Il closing dell’operazione: quando è previsto

Il closing dell’operazione, previsto entro il terzo trimestre di quest’anno, è soggetto a una serie di condizioni sospensive, tra cui l’autorizzazione da parte della Commissione governativa russa per il monitoraggio degli investimenti esteri e del Servizio federale antimonopolio russo.

Gli effetti sui conti Enel: quali sono le previsioni

Si prevede che l’operazione complessiva, incluso l’effetto della perdita del controllo di Enel Russia, genererà un effetto positivo sull’indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 550 milioni di euro e genererà un impatto negativo sull’utile netto di Gruppo riportato per circa 1,3 miliardi di euro, principalmente determinato dal rilascio di una riserva di conversione di circa 1,1 miliardi di euro al 31 maggio 2022. Tale effetto contabile, spiega una nota, non avrà alcun impatto sui risultati economici ordinari.

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