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Enel: nuovo gruppo, nuovo logo

Presentati a Madrid i nuovi brand di Enel, Enel Green Power e Endesa – Online il nuovo sito – Starace: “Adattiamo l’immagine di Enel ai cambiamenti in corso all’interno del gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico” – Entro marzo perfezionata la fusione Enel-Egp.

Un cambiamento della forma che rispecchia quello della sostanza. Si presentano come tante scie colorate prodotte da cursori in movimento i nuovi loghi del gruppo Enel, svelati oggi a Madrid nella sede della controllata spagnola Endesa insieme al nuovo sito enel.com. “Con il rinnovo del nostro brand – ha detto l’amministratore delegato e direttore generale, Francesco Starace – stiamo adattando l’immagine di Enel ai cambiamenti in corso all’interno del gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico, evoluzione di cui siamo alla guida”. 

Il ritocco all’immagine – il primo dal 1998 – arriva in un momento di profonda trasformazione industriale per Enel, che entro il primo trimestre di quest’anno perfezionerà la fusione con Enel Green Power. La svolta, approvata dai Cda il 17 novembre e dalle assemblee l’11 gennaio, è stata decisa per assecondare la rivoluzione in corso nel mondo dell’energia. Rispetto al 2010, quando Enel e Egp furono separate, l’irruzione sul mercato delle economie emergenti (su tutte la Cina, oggi numero uno nel fotovoltaico) ha dato la spinta decisiva alle rinnovabili, che secondo gli esperti sono destinate a diventare in futuro le principali fonti energetiche.

Questo significa che il peso di Egp sul giro d’affari di Enel aumenterà nei prossimi anni. Dalla quotazione in Borsa, avvenuta poco più di cinque anni fa, la capacità installata della società di rinnovabili è salita da 5,8 a 10 Gigawatt, mentre la redditività è cresciuta da 1,3 a 1,8 miliardi. Ecco perché oggi il gruppo intende razionalizzare catena di controllo e processi decisionali.

Starace ha guidato per quattro anni Enel Green Power e ne conosce da vicino le potenzialità: “Ha sviluppato le sue capacità d’investimento ben oltre le sue capacità finanziarie”, spiega ancora l’ad. Non a caso, nell’aggiornamento del piano industriale 2016-2019 pubblicato lo scorso novembre da Enel viene destinato alle rinnovabili oltre il 50% dei nuovi investimenti per la crescita (che sagono a 17 miliardi, 2,7 in più del triennio precedente), facendo di Egp il motore della crescita del gruppo.

Sempre lo scorso novembre, Enel ha annunciato a Londra anche la strategia Open Power: “Il concetto di apertura che sintetizziamo con questa espressione inglese – ha spiegato oggi l’ad – ci posiziona come gruppo che lavora per espandere il contenuto tecnologico delle sue attività, per garantire la sicurezza energetica e migliorare i nostri servizi a livello globale”.

Open Power “vuol dire anche valorizzare la nostra infrastruttura – ha continuato Starace –, condividendo le conoscenze per ampliarne gli usi, così come collaborare con i clienti, i partner e gli altri stakeholder, creando così un ambiente favorevole per tutti, che assicuri e tuteli gli investimenti. Open Power richiede molto più che essere semplici generatori e distributori di energia elettrica. Il nostro nuovo brand incarna pienamente la natura innovativa, sostenibile, multidimensionale e aperta del gruppo Enel”.

Per quanto riguarda il sito internet www.enel.com, la società spiega che e’ “user centric”, si basa sul principio del “mobile first” e dà particolare rilevanza allo “storytelling”, raccontando le sotrie dei clienti e dei dipendenti del gruppo sparsi per il mondo.    

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