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Enel lavora a integrazione Enel Green Power, ma senza Opa o Ops

Il gruppo precisa di aver già “provveduto alla individuazione di consulenti legali e finanziari”, ma sottolinea che l’eventuale operazione non prevedrebbe “alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio avente a oggetto azioni Egp da parte e di Enel” – Si va dunque verso una fusione societaria – Il 18 novembre il nuovo piano industriale a Londra

Enel lavora a integrazione Enel Green Power, ma senza Opa o Ops

Sale in Borsa il titolo Enel Green Power, che a un’ora e mezza dall’avvio degli scambi guadagna l’1,1%, a 1,89 euro, dopo aver toccato brevemente anche quota 1,9 euro. Negli stessi minuti, il Ftse Mib viaggia intorno alla parità. 

Gli acquisti sulle azioni della società energetica arrivano in scia alle  indiscrezioni pubblicati da El Confidencial e  poi confermate dalle aziende, su una possibile integrazione delle attività di Egp in Enel

In una nota, le società precisano di aver già “provveduto alla individuazione di consulenti legali e finanziari”, ma sottolineano che l’eventuale operazione non prevedrebbe “alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio avente a oggetto azioni Egp da parte e di Enel”. 

In ogni caso, “Enel ed Egp provvederanno a informare tempestivamente il mercato delle deliberazioni che dovessero essere adottate dai rispettivi consigli di amministrazione in merito all’indicata ipotesi di integrazione”, conclude la nota. Il gruppo guidato da Francesco Starace ha il 69,2% di Egp, società quotata a novembre 2010 a un prezzo di 1,60 euro. Indiscrezioni circa un possibile delisting della controllata erano già circolate nelle scorse settimane. 

Le ragioni di un operazione di fusione stanno nel fatto che Enel intende incorporare interamente il beneficio rappresentato dal business delle rinnovabili, in profonda espansione e uno dei maggiori driver di crescita del gruppo guidato da Francesco Starace (lui stesso ha guidato Egp e ne conosce molto bene le potenzialità) per i prossimi anni.  In ogni caso, il nuovo piano industriale di Enel sarà presentato agli investitori il 18 novembre a Londra e in quell’occasione la società farà conoscere dettagli più precisi sull’operazione.

Per ora gli analisti di Mediobanca securities ricordano che la stessa operazione è stata fatta anni fa da Iberdrola con la controllata Iberdrola Renovables. “L’operazione – si fa osservare – non implica necessariamente di versare un premio agli azionisti di minoranza di Egp, un fattore importante per Enel dal momento che ha ancora bisogno di concentrarsi sulla riduzione del debito, perché potrebbe essere concepita come una fusione tra le due società, approvata dalle assemblee straordinarie e quindi pagata con azioni proprie di Enel  invece che con denaro contante”, precisano gli analisti della banca d’affari che sul titolo Enel mantengono, il rating neutral e il target price a 4,30 euro.

Questa mattina il titolo in Borsa di Enel perde lo 0,5%, a 4,21 euro. 

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