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Enel Green Power: l’assemblea dà il via libera alla fusione con Enel

Il processo d’incorporazione, ha spiegato l’ad Venturini, sarà completato entro il primo trimestre 2016 – Nel pomeriggio il voto dei soci della capogruppo. Il capitale Egp scenderà a 272 milioni, quello di Enel salirà di 770,5 milioni. Nel Consiglio Egp entra Francesca Romana Napolitano

Enel Green Power: l’assemblea dà il via libera alla fusione con Enel

Il primo via libera è arrivato. Questa mattina l’assemblea dei soci di Enel Green Power ha approvato il progetto di fusione con la capogruppo Enel. Si è espresso a favore il 98,86% del capitale presente, a fronte dello 0,88% di contrari e dello 0,26% di astenuti. 

L’operazione “non segna la fine di un progetto – ha sottolineato l’amministratore delegato di Enel GP, Francesco Venturini, nella relazione ai soci – ma la preparazione per uno stadio successivo che consenta di rispondere in maniera efficace al mutato contesto. Quella di Enel è stata una scommessa vincente che ha permesso a Enel Green Power di crescere con rapidità”. 

Il processo d’incorporazione, ha spiegato Venturini, sarà completato entro il primo trimestre 2016: Enel Green Power non distribuirà quindi il dividendo sul bilancio 2015. Con l’operazione, inoltre, il ministero dell’Economia diluirà la propria quota in Enel dal 25,5% al 23,57%.

Il progetto di scissione non proporzionale, che nel pomeriggio di oggi andrà all’esame dell’assemblea di Enel, prevede l’assegnazione alla capogruppo delle attivita’ di Enel Green Power nel Nord, Centro e Sud America, in Europa, in Sudafrica e in India, e il mantenimento da parte della societa’ delle rinnovabili degli asset in Italia.

La scissione sarà realizzata sulla base di un rapporto di cambio pari a 0,486 azioni Enel di nuova emissione per ciascuna azione Enel Green Power portata in concambio, senza conguagli in denaro. Alla data di efficacia della scissione, Enel risultera’ quindi l’unico socio di Egp e le azioni Egp saranno delistate da Milano e Madrid. Il diritto di recesso e il diritto di vendita (a Enel) potranno essere esercitati per un valore di liquidazione unitario dell’azione Egp pari a 1,780 euro ciascuna, entro quindici giorni dalla data di iscrizione della deliberazione di approvazione della scissione presso il Registro delle Imprese di Roma.

Per quanto riguarda il patrimonio, alla data della scissione, per un verso EGP ridurrà il proprio capitale “dagli attuali complessivi Euro 1.000.000.000 a complessivi Euro 272.000.000. Enel, invece, emetterà massime n. 770.588.712 nuove azioni, aventi godimento regolare e valore nominale di 1 Euro ciascuna, destinate alle minoranze azionarie di EGP in applicazione del rapporto di cambio”.

L’assemblea di Enel Green Power, in sede ordinaria, ha inoltre approvato la nomina in cda di Francesca Romana Napolitano in sostituzione del dimissionario Andrea Brentan. Napolitano restera’ in carica fino alla scadenza dell’attuale consiglio e, quindi, fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

Intanto, a metà mattina sia il titolo in Borsa di Enel sia quello della sua controllata attiva nel campo delle energie rinnovabili guadagnano lo 0,4%, rispettivamente a 3,758 e a 1,813 euro per azione.

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