Lunedì 30 giugno, il nuovo consiglio di amministrazione di Enasarco, insediatosi dopo le elezioni svoltesi tra il 6 e il 16 giugno, ha nominato Patrizia De Luise presidente. Il recente rinnovo dei vertici della cassa ha dato il via a un processo di riorganizzazione delle sue partecipazioni bancarie, gestite attraverso Miria Group, la società di gestione lussemburghese (ex Gwm) acquisita a fine 2023. Ebbene, secondo Mf-Milano Finanza, il fondo Miria Growth Fund Sa Sicav Raif Itaca Multi Strategy, riconducibile alla sgr Miria, ha ceduto il proprio 3,048% del Montepaschi.
Enasarco esce da Mps
Il giornale riferisce che l’uscita di Enasarco da Mps è avvenuta dopo l’assemblea del 17 aprile, in cui i soci della banca senese hanno dato il via libera all’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca che partirà nei prossimi giorni.
A seguito della vendita, Mps ha dunque perso il suo sesto maggiore azionista dopo il Tesoro (11,7%), il gruppo Caltagirone (9,96%), Delfin (9,86%), Banco Bpm (5%) e Anima (3,99%).
Mf rivela inoltre che Enasarco aveva costruito la sua quota in Mps nel 2024, grazie alle plusvalenze realizzate dalla vendita di oltre la metà del pacchetto del 3% detenuto in Banco Bpm (ridotto fino all’attuale 1,39%) e in Intesa Sanpaolo (quota ora azzerata).
Da Rocca Salimbeni a Piazzetta Cuccia
Nel frattempo, a inizio 2025, Enasarco ha fatto il suo ingresso nel capitale di Mediobanca, reinvestendo parte dei proventi realizzati dalle vendite di azioni Bpm e Intesa nel 2025.
Ulteriori acquisti sono stati effettuati ad aprile con i ricavi derivanti dalla consegna delle azioni Anima nell’ambito dell’Ops di Banco Bpm fino ad arrivare al 2,52% di Piazzetta Cuccia, una quota raggiunta grazie agli incassi derivanti dalla cessione della quota Mps.
Ma qual è la posizione di Enasarco sul risiko? Mf sostiene che il comitato investimenti di Miria aveva raccomandato a giugno di votare a favore dell’operazione Banca Generali, mentre all’ops di Mps su Mediobanca la cassa aderirà all’offerta solo in caso di rilancio da parte di Siena, considerando che, lo sconto incorporato nel concambio è ancora al 5,5%.