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Elezioni Grecia: trionfa la destra di Mitsotakis ma non ha la maggioranza assoluta. Nuove elezioni a giugno

Il premier conservatore uscente viene riconfermato al governo ma non ha i numeri sufficienti per governare. Nuove elezioni a fine giugno per una maggioranza senza coalizioni. Sconfitta pesante per Tsipras e il suo partito Syriza con un distacco del 20%.

Elezioni Grecia: trionfa la destra di Mitsotakis ma non ha la maggioranza assoluta. Nuove elezioni a giugno

I greci confermato la fiducia nel premier uscente Kyriakos Mitsotakis e nel suo partito conservatore di Nea Dimokratia. Il partito di destra greco ottiene una netta vittoria, superando tutte le aspettative dei sondaggi, staccando di parecchi punti percentuali l’opposizione, a cominciare da Syriza, il partito guidato dall’ex premier Alexis Tsipras e principale rivale. Secondo i dati del ministero dell’Interno, Nea Dimokratia ha conquistato il 40,8% dei voti e 146 seggi, mentre Syriza ha ottenuto il 20,06% dei voti e 71 seggi. Altri partiti che hanno ottenuto seggi significativi sono Pasok con l’11,57% dei voti e 41 seggi e il partito comunista KKE con il 7,19% dei voti e 26 seggi. Con il 2,5%, il partito di sinistra MeRA25, dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varufakis, esce dal Parlamento (il 3% è la soglia di sbarramento). La partecipazione si è attestata al 56,1%, una percentuale quasi identica a quella delle ultime elezioni, nel 2019 ( dieci milioni i cittadini greci al voto).

Niente autosufficienza per governare. Nuove elezioni a giugno

La vittoria netta non basta, però, all’attuale premier per governare in autosufficienza. Il 40,8% ottenuto da Nea Dimokratia infatti, renderebbe necessaria la formazione di un governo di coalizione. Il risultato non consente al premier uscente di avere la maggioranza assoluta nel Parlamento di 300 seggi, eletto con un sistema proporzionale semplice. Secondo fonti di partito, così, Mitsotakis intende rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che garantirebbe una sicura maggioranza e libero da eventuali ricatti di altri partiti. Le nuove elezioni avrebbero un diverso sistema elettorale, approvato proprio durante il governo di Nea Dimokratia, che assegna direttamente un bonus di seggi, fino a un massimo di 50, al partito vincitore.

“I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nea Dimokratia è autonoma” ha dichiarato Kyriakos Mitsotakis, commentando i risultati. “La speranza ha sconfitto il pessimismo. La matematica della rappresentanza proporzionale porta a vicoli ciechi. Alle prossime elezioni dimostreremo che quello che hanno voluto i cittadini, l’autosufficienza di Nea Dimokratia, verrà confermato matematicamente” ha dichiarato Mitsotakis. Il premier ha poi espresso gratitudine per il sostegno ricevuto, affermando di voler lavorare ancora di più per onorare la fiducia dei cittadini.

Tsipras conferma la sconfitta

Alexis Tsipras, ex premier e leader del partito di sinistra Syriza, ammette la sconfitta e telefona a Mitsotakis per congratularsi con lui della vittoria alle elezioni. “Il risultato elettorale è estremamente negativo per Syriza. Ho contattato Mitsotakis e mi sono congratulato con lui per la sua vittoria. Le partite hanno sia vittorie che sconfitte. I nostri organi collegiali si riuniranno immediatamente per valutare i risultati elettorali”. Tsipras aveva invocato una “coalizione progressista” per scongiurare un nuovo governo di Nea Dimokratia, ma le speranze riposte nel voto degli indecisi e degli elettori più giovani si sono infrante alle urne.

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