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Elezioni: chi è Bianconi, candidato Pd-M5S in Umbria

Pd e M5S hanno trovato l’accordo su Bianconi: imprenditore e presidente di Federalberghi, uomo simbolo della ricostruzione post sisma – Il 27 ottobre la sfida contro Tesei, candidata del centrodestra

Elezioni: chi è Bianconi, candidato Pd-M5S in Umbria

È Vincenzo Bianconi l’uomo che è riuscito a mettere d’accordo PD e M5S in Umbria. I due partiti per la prima volta si presenteranno uniti alle urne: Bianconi sarà il candidato unico per le elezioni regionali che si terranno il prossimo 27 ottobre. 

47enne di Norcia, l’imprenditore turistico e presidente di Federalberghi Umbria è considerato da entrambe le forza politiche l’esponente perfetto per esprimere la realtà civica, una figura lontana dai partiti (non ha mai ricoperto incarichi politici) in grado di portare avanti le istanze delle due anime del Governo. Non solo, Bianconi è anche uno degli imprenditori simbolo dell’impegno per la ricostruzione dopo il terremoto che nel 2016 ha colpito il centro Italia, Norcia compresa. 

Proprio per questi motivi la sua candidatura ha battuto quella di Andrea Fora, ex presidente di Confcooperative sostenuto fino a una settimana fa dal PD, e di Stefania Assisi, sindaca di Norcia eletta con una lista civica sostenuta dal Pd ma indicata dal M5S. 

L’annuncio della sua candidatura è arrivato ieri, 22 settembre: “Mi candido alla presidenza della regione Umbria. Non mi sono mai tirato indietro dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto. Ed è per questo che ho deciso di accogliere l’invito a candidarmi a presidente della regione Umbria, invito che tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto”, ha affermato Bianconi. 

In un’intervista rilasciata a Repubblica, il candidato Pd-M5S ha affermato: “Faccio vita di sindacato di categoria da quando avevo 16 anni. Per dieci anni sono stato presidente dei giovani albergatori italiani, quindi presidente della Federalberghi umbra. Ma ora per questa candidatura mi sono dimesso da tutto”.

Al Messaggero, l’imprenditore ha invece fornito alcuni dettagli: “prima che io gli chiedessi di avere libertà nell’eventuale composizione della giunta, sia Verini che Liberati mi hanno detto: Noi vogliamo che tu sia totalmente libero di costruire la migliore squadra per portare questa regione verso il futuro”. “Era quello che volevo sentir dire – ha aggiunto – perché il giorno in cui dovrò mettere in discussione la mia integrità morale sarà il giorno in cui vedrete arrivare le mie dimissioni. E questo non accadrà, l’ho promesso ai miei figli e lo prometto agli umbri”.

Nel pomeriggio del 22 settembre sono arrivati anche i commenti di Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle Bianconi è “un simbolo dell’Umbria intera, di una comunità che è stata tragicamente e ripetutamente ferita dai terremoti del 2016 ma che non si è lasciata prendere dallo sconforto e si è rimboccata subito le mani”.

“Grazie a Vincenzo Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa. L’Umbria che non si arrende e che combatte per il suo futuro”, ha scritto su Twitter il segretario del PD. 

Alle elezioni regionali del 27 ottobre, Bianconi dovrà sfidare Donatella Tesei, senatrice della Lega e candidata di tutto il centrodestra. Il Movimento 5 Stelle, da sempre in difficoltà sui voti locali, e il PD, che in Umbria ha affrontato lo scandalo sulla sanità locale che ha portato alle dimissioni anticipate dalla governatrice Catiuscia Marini, attraverso questa candidatura unificata cercheranno dunque di ribaltare i pronostici che attualmente danno avanti il centrodestra. Da sottolineare che quella che si terrà il mese prossimo in Umbria sarà solo la prima sfida. Tra la fine del 2019 e del 2020 saranno parecchie le Regioni che andranno a votare, tra cui Toscana ed Emilia-Romagna. Ed è proprio sui voti regionali che l’ex vicepremier Matteo Salvini sta puntando il tutto per tutto allo scopo di far saltare l’intesa che l’ha escluso dal Governo (dopo che lui aveva fatto saltare la precedente tra Lega e Movimento 5 Stelle).

I partiti di maggioranza hanno dunque deciso di alzare la posta e, in base a come andrà in Umbria, potrebbero anche decidere di ricorrere alle alleanze anche nelle successive tornate elettorali regionali. Ricordiamo che fino allo scorso luglio i pentastellati erano obbligati per statuto a correre sempre in solitaria, ma date le numerose sconfitte rimediate nei voti locali hanno deciso di modificare le regole interne, lasciandosi la possibilità di formare coalizioni. Lo scorso venerdì, tramite Rousseau, il M5S ha anche chiesto ai propri iscritti se fossero d’accordo “con la proposta avanzata dal capo politico del “patto civico per l’Umbria”, sostenendo alle elezioni regionali un candidato presidente civico, con il sostegno di altre forze politiche?”. Il 60 per cento ha votato a favore.

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