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Elettrodotto Emilia-Toscana, Terna: cantieri al via nel 2021

L’elettrodotto Colunga-Calenzano richiederà un investimento di 170 milioni e “contribuirà a risolvere le congestioni di rete su una delle aree critiche del sistema elettrico nazionale”

Elettrodotto Emilia-Toscana, Terna: cantieri al via nel 2021

I lavori per la costruzione della nuova linea elettrica “Colunga-Calenzano”, tra Emilia-Romagna e Toscana, inizieranno entro la fine del 2021. Lo annuncia in una nota Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, sottolineando che “l’opera, tra le Province di Bologna e Firenze, è uno dei più importanti progetti per lo sviluppo della rete elettrica nazionale previsti dal Piano Industriale 2021-2025”.

L’elettrodotto, che prevede un investimento di 170 milioni da parte di Terna, “aumenterà la capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord” e “contribuirà a risolvere le congestioni di rete su una delle aree critiche del sistema elettrico nazionale, garantendo una maggiore efficienza e sostenibilità dell’infrastruttura elettrica regionale”, si legge ancora nella nota.

Il progetto coinvolgerà 12 Comuni, di cui nove in provincia di Bologna (Castenaso, San Lazzaro, Ozzano, Pianoro, Monterenzio, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Loiano) e 3 in provincia di Firenze (Firenzuola, Barberino del Mugello e Calenzano). In tutto, la nuova linea sarà lunga 84 chilometri (39 in Emilia-Romagna e 45 in Toscana) e sostituirà un elettrodotto a 220 kV costruito più di 60 anni fa.

“Saranno demoliti circa 106 km di vecchi elettrodotti aerei, 68 in Emilia-Romagna e 38 in Toscana, che consentiranno di liberare complessivamente oltre 200 ettari di territorio – spiega ancora Terna – Con più di 16 km di nuove linee interrate l’opera, oltre ad un miglioramento della sicurezza e della resilienza del sistema elettrico, genererà importanti benefici ambientali per le comunità locali”.

La realizzazione della nuova “Colunga-Calenzano” avverrà per il 50% ricalcando il tracciato esistente, per non interessare nuovi territori. Saranno previste delle varianti, concordate con i Comuni interessati, in corrispondenza di edifici e centri abitati sviluppati dopo la realizzazione della linea esistente alla fine degli anni ’50. Terna, inoltre, valuterà la possibilità di ottimizzare l’inserimento della nuova linea nell’ambiente circostante attraverso uno studio delle cromie del territorio sui sostegni collocati nelle aree di maggior pregio paesaggistico.

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