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Effetto Cox sulle Borse: Milano vola

L’assassinio della Cox ha ribaltato gli scenari finanziari: i mercati pensano che Brexit non passerà e le Borse volano – Piazza Affari, miglior Borsa d’Europa, guadagna il 3,49% grazie agli exploit di Banco Popolare, Bpm, Ubi e Unicredit, che segnano rialzi superiori al 9% – Tutti positivi i listini europei, ma Wall Street apre male.

Il Referendum sulla Brexit fa un po’ meno paura e i mercati scommettono sulla rimonta del fronte a favore della permanenza dell’Unione europea, in particolare dopo l’omicidio di Jo Cox, che ha scosso l’opinione pubblica britannica. La ripresa era infatti già iniziata ieri pomeriggio ed è continuata questa mattina sui listini asiatici, che hanno chiuso in territorio positivo. Anche l’Europa, nonostante l’avvio debole di Wall Street, ha archiviato la seduta con il segno più: il Ftse Mib è salito del 3,49% spinto dalle banche, con lo spread Btp-bund che torna sotto i 150 punti (e rendimento all’1,51%). Parigi +0,98%, Francoforte +0,85% e Londra +1,19%.

Intanto, la Commissione Europea ha indicato ufficialmente che il 24 giugno, il giorno dopo il Referendum Brexit, i presidenti della Commissione Ue Juncker, del Parlamento Schulz e del Consiglio Tusk si riuniranno a Bruxelles per discuterne i risultati. Draghi rimarrà invece a Francoforte in cabina di comando dell’Eurotower per fronteggiare l’eventuale vittoria di Brexit.

Oggi intanto si sono riuniti i ministri economici europei nell’Ecofin: sul tavolo le misure antievasione delle multinazionali e lo schema europeo di assicurazione dei depositi bancari. Sul primo fronte, le misure per contrastare la pianificazione fiscale aggressiva da parte delle multinazionali su scala europea, c’è ottimismo anche se il Belgio ha chiesto tempo fino a lunedì a mezzanotte dare il suo assenso e tentennamenti sono stati espressi anche dalla Repubblica Ceca. Sul secondo fronte, il comunicato rileva che “il Consiglio Ue continuerà il lavoro costruttivo a livello tecnico sullo Schema europeo di assicurazione dei depositi bancari”, ma il negoziato al livello politico comincerà solo “non appena saranno stati fatti progressi sufficienti sulle misure di riduzione del rischio”.

Oltreoceano, sulla debolezza di Wall Street ha pesato il dato in chiaro scuro sull’edilizia: i nuovi cantieri di maggio sono scesi dello 0,3%, sopra le stime e i permessi edilizi sono saliti dello 0,7%, sotto le stime. Riprende fiato anche il petrolio, con un deciso rimbalzo: il Brent sale del 2,69% a 48,53 dollari al barile e il Wti del 2,53% a 47,42 dollari al barile. L’euro-dollaro scambia a 1,1248 (+0,16%) e l’oro è in rialzo dello 0,83% a 1288 dollari l’oncia.

I SOCI DI VENETO BANCA SCRIVONO A RENZI
CAIRO CONVOCA IL CDA

A Piazza Affari il comparto bancario è addirittura segnato da diverse sospensioni al rialzo. Miglior titolo è Banco Popolare, in rally del 12,88%, seguito da Ubi Banca (+9,96%), Bper (-9,93%), Bpm (+9,82%) e Unicredit (+9,44%). Piazza Cordusio va verso una shortlist di 4-5 nomi per la nomina del nuovo Ceo.

Intanto, sul fronte Veneto Banca la strada diventa ancora più ripida: i grandi soci starebbero facendo marcia indietro e al momento pare coperto solo l’1% dell’aumento di capitale. Si profila così un nuovo intervento del fondo Atlante, mentre la quotazione in Borsa si allontana. L’associazione di soci Per Veneto Banca, secondo quanto riferito da Radiocor, ha chiesto l’intervento delle massime cariche istituzionali: il presidente Zago, secondo le indiscrezioni di stampa, nei giorni scorsi ha scritto una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, al presidente del Veneto Luca Zaia e al presidente di Veneto Banca Stefano Ambrosini, chiedendo un “intervento al fine di pervenire al differimento dei tempi dell’Ipo”.

Tra i titoli migliori del paniere principale anche Anima Holding: +6,11% nel suo ultimo giorno di contrattazioni nel Ftse Mib (dalla chiusura di oggi avrà effetto l’ingresso di Recordati).

Telecom Italia +3,92% dopo la notizia dell’anticipo del Cda per la semestrale dal 4 agosto al 26 luglio.

Fuori dal Ftse Mib, occhi su Rcs: +4,13% nel giorno in cui si chiude la finestra dei 5 giorni che consentono a Urbano Cairo di modificare la sua Ops. Nel pomeriggio si sono fatte sempre più insistenti le voci di una riunione del Cda di Cairo Communication convocata fra le 18 e le 19, da cui si attende in tarda serata l’annuncio di un rilancio.

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