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Effetto Bce: volano le Borse, euro giù

Immediata risalita dei listini europei dopo la inaspettata decisione della Bce di tagliare i tassi di riferimento allo 0,25% (minimo storico): Milano +0,8% – L’euro scende a a 1,337 dollari dagli 1,35 di questa mattina – L’attenzione ora è sull’apertura di Wall Street per la pubblicazione dei dati del Pil del terzo trimestre.

Effetto Bce: volano le Borse, euro giù

Fiammata delle Borse dopo la inaspettata decisione della Bce di tagliare i tassi di riferimento allo 0,25% (è il nuovo minimo storico): Piazza Affari, in territorio negativo per tutta la mattina – trainata al ribasso dalle pessime performance di alcuni titoli bancari e di Telecom Italia, in attesa del cda di oggi pomeriggio – risale immediatamente in territorio positivo, passando in pochi minuti dal -0,7% al +0,8%. Recuperano anche Francoforte e Parigi, oltre l’1%. In controtendenza invece la Bank of England ha lasciato invariati i tassi di interesse.

L’altra notizia determinata dalla decisione del board guidato da Mario Draghi è il crollo dell’euro a 1,337 dollari, dagli 1,35 di questa mattina. L’attenzione ora è sull’apertura di Wall Street per la pubblicazione dei dati del Pil del terzo trimestre: le attese sono di un incremento del 2% in calo rispetto alla prima lettura del 2,5 per cento.

In mattinata protagonista in Europa è stata la Spagna che continua a fornire segnali positivi. La penisola iberica sta marciando decisa verso la ripresa: la produzione industriale a settembre è tornata in positivo, per la prima volta dopo due anni. L’indice è salito dell’1,4% su base annua (-2,1% ad agosto e -1,2% a luglio) mentre le attese erano di un calo dell’1,5%. Una conferma della buona intonazione è venuta anche dall’asta dei titoli a dieci anni uscita con rendimenti sui minimi da tre anni: i 4,03 miliardi in asta sono stati collocati con un rendimento al 4,165% dal 4,269% dell’asta del 3 ottobre.

A Piazza Affari invece mattinata movimentata per Banca Popolare di Milano -3%, dopo la bocciatura da parte di Standard & Poor’s e le insistenti voci che vorrebbero l’ex premier Lamberto Dini alla presidenza del Consiglio di sorveglianza, e per Telecom Italia, che perde quasi il 2% in attesa del cda del pomeriggio. Volano invece A2a (+5%) dopo la pubblicazione dei conti che vedono un margine operativo in grande crescita, e Pirelli +4,6%, che insiste sulla scia del rally di ieri innescato dalla presentazione del nuovo piano industriale a Londra.

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