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Edison torna all’utile nel primo trimestre, ricavi a 2,6 miliardi

Edison torna in positivo (42 milioni di euro rispetto alla perdita di 19 milioni di euro nel primo trimestre del 2017) grazie alla buona performance industriale della filiera elettrica e all’assenza di volatilità legata all’attività di copertura – Sale l’indebitamento finanziario.

Edison torna all’utile nel primo trimestre, ricavi a 2,6 miliardi

Tornano in positivo i conti di Edison, nel confronto tra il primo trimestre di quest’anno e quello del 2017: nel periodo che si è chiuso il 31 marzo scorso il gruppo ha registrato un risultato netto positivo per 42 milioni di euro, contro la perdita per 19 milioni di euro dello stesso periodo del 2017. Un risultato reso possibile in particolare dalla buona performance industriale della filiera energia elettrica (+37% il Margine Operativo Lordo del periodo) e dalla ritrovata stabilità delle attività di copertura su commodity.

Dalla trimestrale pubblicata venerdì è anche emerso che l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2018 è salito a 477 milioni di euro dai 116 milioni di euro della fine del 2017 a seguito dell’acquisizione di Gas Natural Vendita Italia che con circa 500.000 clienti ha permesso a Edison di ampliare la propria base clienti consolidando il ruolo di terzo operatore sul mercato retail presente su tutto il territorio nazionale. Un posizionamento rafforzato a fine aprile con l’accordo per l’acquisto di Attiva, società che opera nel mercato della vendita di gas metano ai consumatori finali con un portafoglio di circa 30.000 clienti dislocati in Puglia.

Andamento della gestione del gruppo al 31 marzo 2018

Nel primo trimestre del 2018 si è registrato un rafforzamento dello scenario economico di riferimento che ha determinato un incremento dei consumi di energia elettrica, gas e petrolio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In particolare, la domanda italiana di energia elettrica è aumentata dell’1,8% rispetto al primo trimestre del 2017 attestandosi a 81,5 TWh. Tale incremento è stato interamente coperto dalle importazioni che hanno registrato un significativo aumento (+47% a 13,5 TWh) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si era verificata un’interruzione della produzione estera per manutenzione. L’aumento dell’import e della generazione idroelettrica, che è tornata a condizioni di normalità (8,6 TWh prodotti nel primo trimestre dell’anno, pari a un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2017), ha più che bilanciato il calo della produzione termoelettrica (-7% a 48,8 TWh). La generazione rinnovabile si è confermata stabile a 11,3 TWh. Sul fronte dei prezzi, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è diminuito del 5,4% a un valore medio di 54,3 euro per MWh da 57,4 euro per MWh del primo trimestre 2017 in conseguenza della maggior disponibilità di energia elettrica a seguito della ripresa dei flussi di importazione.

Analogamente nel primo trimestre dell’anno i consumi di gas sono cresciuti dell’1,4% a 26 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2017. A sostenere la domanda di gas è stato il settore civile, in conseguenza di temperature più rigide (+7% a 14,6 miliardi di metri cubi), e industriale (+2% a 4,9 miliardi di metri cubi). In calo, invece, i consumi termoelettrici che sono diminuiti dell’11% a 6,1 miliardi di metri cubi. Sul fronte dei prezzi, si segnala l’ulteriore apprezzamento del gas spot che in Italia si è attestato a un valore medio del trimestre di 23,1 centesimi per metro cubo (+6,9% rispetto al primo trimestre del 2017) con quotazioni crescenti nel corso del trimestre.

Più marcato l’incremento dei prezzi del petrolio che nel primo trimestre del 2018 ha avuto un valore medio di 67,1 dollari il barile rispetto ai 54,7 dollari il barile dello stesso periodo del 2017. Tale valore è l’esito del successo della proroga degli accordi raggiunti tra i paesi OPEC e non OPEC sui tetti alla produzione, del calo della produzione venezuelana per via della difficile situazione economica del Paese e dei timori di possibili sanzioni americane all’Iran che ne inficerebbero la capacità di esportazione.

In questo scenario Edison ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi di vendita pari a 2.631 milioni di euro da 2.706 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è stato determinato dalla contrazione dei ricavi della filiera energia elettrica che sono stati pari a 1.161 milioni di euro (-10,3% rispetto a 1.295 milioni di euro nel primo trimestre del 2017) principalmente a causa dei minori volumi venduti sul mercato all’ingrosso. Sostanzialmente stabili i ricavi della filiera idrocarburi che si sono attestati a 1.657 milioni di euro (+1,3% rispetto a 1.636 milioni di euro del primo trimestre 2017), beneficiando dell’aumento della produzione estera.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) si è attestato nel primo trimestre dell’anno a 201 milioni di euro registrando un calo rispetto ai 229 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. A pesare sul risultato

è stato l’andamento della filiera idrocarburi che ha visto il Margine Operativo Lordo scendere a 133 milioni di euro (181 milioni di euro nel primo trimestre dello scorso anno). Tale variazione è stata determinata principalmente dalla prevista contrazione della marginalità dell’attività di compravendita del gas, che ha risentito di uno scenario di mercato meno favorevole. Positivo il contributo alla redditività dell’attività E&P che ha beneficiato dei maggiori volumi delle produzioni estere. Il Margine Operativo Lordo della filiera energia elettrica è cresciuto del 37% a 93 milioni di euro (68 milioni di euro nel primo trimestre del 2017) grazie a una maggiore redditività della generazione termoelettrica.

Il Risultato Operativo (EBIT) è salito a 95 milioni di euro da 8 milioni di euro nel primo trimestre del 2017 beneficiando della variazione netta del fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi che è stata positiva per 2 milioni di euro (-98 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno) e della riduzione degli ammortamenti del periodo, principalmente per i minori costi di esplorazione.

Il Gruppo Edison ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un risultato netto positivo di 42 milioni di euro (-19 milioni di euro nello stesso periodo del 2017) in conseguenza delle dinamiche sopra illustrate.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2018 è salito a 477 milioni di euro dai 116 milioni di euro della fine del 2017 a seguito dell’acquisizione di Gas Natural Vendita Italia che ha inciso per 274 milioni di euro incluso il rimborso del debito.

Previsioni

Edison conferma la previsione di margine operativo lordo per l’intero 2018 nell’intervallo tra 670 e 730 milioni di euro.

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