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Draghi sostiene le Borse: oggi tocca alla Fed

Borse europee positive a metà giornata dopo la conferma di Draghi: la Bce è pronta ad agire – Male solo Francoforte, su cui pesa il nuovo crollo di Volkswagen – Nelle prossime ore parlano diversi governatori della Fed: i mercati si aspettano un rialzo dei tassi già nel 2015 – Realizzi su Telecom dopo i dati di Tim Brasil e i chiarimenti di Xavier Niel.

Draghi sostiene le Borse: oggi tocca alla Fed

La conferma di una Bce pronta all’azione giunta ieri da Mario Draghi ha sostenuto in avvio le piazze europee che a metà giornata procedono al rialzo: il Ftse Mib sale dello 0,4%, Londra dell’1%, Parigi dello 0,8%. Procede però in rosso Francoforte (-0,22%) dove le vendite si abbattono su Volkswagen dopo la nuova lista di veicoli da ritirare ma anche su Sgl Carbon (azienda di fibre di carbonio) che ha lanciato un profit warning sui conti 2015.

La spinta ai listini è arrivata anche dall’Asia, con Tokyo che ha chiuso il rialzo dell’1,3%, Shanghai +4,3%, Hong Kong +2,15%. In Giappone ha tenuto banco il debutto della Tokyo Japan Post, la più importante Ipo del 2015. In Cina i listini sono stati spinti dalla prospettiva della realizzazione di una piattaforma comune di accesso al mercato tra i listini di Shenzhen e Hong Kong, annunciata oggi dalla Banca centrale cinese entro la fine del 2015. Tuttavia, i guadagni si sono ridimensionati dopo che la Banca centrale cinese ha chiarito che la nota pubblicata sul suo sito da cui emergeva la volontà di far decollare entro l’anno il progetto Hong Kong- Shenzhen, altro non era che un estratto di un discorso pronunciato dal governatore alla fine di maggio. 

Ora i mercati guardano alla Fed. Nelle prossime ore ci sarà uno stuolo di interventi dei governatori della Fed: Janet Yellen che comparirà davanti al comitato del Senato, oggi parleranno anche Brainard, Harker, e Dudley domani, Fischer. Ancora Dudley e Lockhart giovedì. Bullard e ancora Brainard venerdì. Tra gli investitori prende sempre più piede l’idea che prima della fine dell’anno i tassi saranno portati all’insù. Diversi anche i dati macro attesi nel pomeriggio: i nuovi occupati Adp di ottobre, la bilancia commerciale di settembre, l’indice Markit Pmi non manifatturiero di ottobre, l’indise Ism non manifatturiero sempre di ottobre, le scorte settimanali di petrolio e derivati.

Oggi sul fronte macroeconomico nell’Eurozona è stato pubblicato il dato Markit sull’indice Pmi servizi che è salito a 54,1 ad ottobre da 53,7 e quello composito a 53,9 da 53,6, in crescita per il ventottesimo mese consecutivo, solo leggermente inferiore alla precedente stima flash di 54. In mattinata, il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo al Forum sulla vigilanza unica europea in corso a Francoforte, ha chiesto che oltre all’Unione bancaria, è necessario attuare pienamente e al più presto, per quanto possibile, il progetto di Unione dei mercati dei capitali.

A Piazza Affari brillano Cnh Industrial (+3,3%), Tod’s (+2,8%), Tenaris (+2,4%), Prysmian (+2,3%) e Finmeccanica (+2,12%), che sale grazie a conti sopra le attese e al rialzo della guidance sui margini. In fondo al Ftse Mib cadono Fca (-2%), penalizzata dalle vendite su Volkswagen, e Anima (-1,78%), che sconta le indiscrezioni su Arca Sgr, sulla quale ci sarebbe un’offerta in arrivo da parte di investitori americani. Da tempo Anima viene invece indicato come potenziale acquirente di Arca.

Realizzi su Telecom Italia (-0,55%) dopo i dati senza sorprese di Tim Brasil e i chiarimenti di Xavier Niel alla Consob, che sembrano far emergere una posizione più speculativa da parte dell’imprenditore francese. Il fondatore di Iliad detiene partecipazioni potenziali fino al 15,1% del gruppo Telecom attraverso opzioni regolabili a scadenza (a partire dal giugno 2016) e quindi senza diritto di voto.

In fondo al Ftse Mib anche Intesa Sanpaolo (-1,15%) e Bmps (-0,55%).

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