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Draghi ancora una volta re dei mercati, mentre in Rcs spunta la sorpresa di Cairo

La mossa della Bce sui collaterali dà fiato a banche e Borse e fa da sponda a Bernanke – Sorpresa Cairo nell’azionariato di Rcs: ha comprato il 2,8% con un investimento di 14 milioni – Brillano le banche Popolari in attesa del pronunciamento di Banca d’Italia su Bpm – Svolta a Siena: vince Profumo, via il tetto del 4% – Milano apre piatta.

Draghi ancora una volta re dei mercati, mentre in Rcs spunta la sorpresa di Cairo

Frena stamane la Borsa di Tokyo, -1,5%. Due le ragioni: a) prese di beneficio alla vigilia dl week end elettorale che dovrebbe sancire l’affermazione di Shinzo Abe; b) l’effetto sui fornitori asiatici dei conti deludenti delle trimestrali di Google e di Microsoft.

Dopo il profit warning di Intel sia Microsoft -0,84% che Google -0,86% (entrambi nell’after hours) hanno annunciato ricavi inferiori alle stime e una pressione al rialzo sui costi. Le note negative dall’hi tech hanno frenato il Nasdaq. Alla fine Wall Street chiude così: Dow Jones +0,50%, S&P +0,50%. Invariato il Nasdaq, più sensibile al settore tecnologico. 

Dopo il balzo in avanti di ieri, è prevista stamane un’apertura in flessione anche in Europa. Londra ha guadagnato ieri lo 0,95%, Francoforte è salita dell’1% e Parigi è avanzata dell’1,4% mentre Madrid è cresciuta dell’1,85%. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 2,28% a 16.053 punti. Piazza Affari e’ la migliore Borsa del Vecchio Continente.

Dopo una mattinata difficile il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 4,41% da 4,45% e lo spread con il Bund si è ridotto a quota 290 (-4 punti base). Lo spread Spagna/Germania è sceso di 5 punti base a quota 313. Più pronunciato il recupero dello spread di Portogallo (-10 pb) e Grecia (-8 pb) 

DRAGHI E BERNANKE 

La giornata di ieri è stata segnata da un’ondata di notizia positive. 

1) Effetto Bce. Mario Draghi amplia lo spettro dei titolo collaterali che si possono scontare in Bce. E si dice disponibile a nuove operazioni con Ue e Bei per le Pmi.

2) Effetto Fed. Morgan Stanley +4,8% completa la stagione dei record delle banche Usa. 

3) Dati sul mercato del lavoro Usa che hanno evidenziato un calo delle richieste di sussidi di disoccupazione a 334mila unità (da 360mila).

4) Infine, l’agenzia Moody’s ha confermato il rating tripla A al debito Usa alzando l’outlook da negativo a stabile.  
RCS, SPUNTA IL NOME DI CAIRO

Urbano Cairo ha acquisito una quota del 2,8% di Rcs Media Group acquistando sul mercato 200 mila titoli ordinari e ha provveduto inoltre a convertire 4 milioni di diritti di opzione in 11,78 milioni di azioni. Il controvalore dell’operazione si aggira sui 14 milioni. “Il dottor Urbano Cairo – recita un comunicato – precisa che l’investimento è effettuato a titolo personale. Le comunicazioni in tema di partecipazioni rilevanti verranno effettuate nei termini e con le modalità previste dalla normativa”. 

Che significa attribuire all’operazione? «È una piccola partecipazione, l’operazione di un editore puro che crede nell’editoria: ho voluto dare un contributo anch’io» ha commentato Urbano Cairo in una dichiarazione all’agenzia Ansa. «Entro in punta di piedi, con molto rispetto per chi c’è già» ha aggiunto l’unico editore puro che partecipa all’azionariato del gruppo. 

TUTTI PAZZI PER LE POPOLARI 

L’assemblea straordinaria del Monte Paschi (+2,4%) ha approvato l’abolizione del tetto del 4% sul diritto di voto per i soci diversi dalla Fondazione. La delibera è stata approvata dal 98,88% dei votanti, pari al 53,6% del capitale sociale. Ma a metter le ali al sistema bancario In Piazza Affari (e a Madrid) ci ha pensato la Bce. Volano le banche, da Unicredit, in rialzo del 4,4%, a Ubi+5%, a Intesa +3,6% a Pop. Milano +9%, a BancoPopolare +8,4%. 

In grande spolvero anche Pirelli, +4%. JP Morgan ha alzato la raccomandazione sul titolo da neutral a overweight, portando il target price da 9,5 euro a 12 euro. Per la banca d’affari il mercato ha sottovalutato il risparmio sui costi (270 milioni per il 2013-2015), da attribuire a un aumento della produzione in impianti a basso costo e a un utilizzo più efficiente delle materie prime.

Nel lusso spicca il nuovo massimo storico di Tod’s, +2,4%. Il settore ha tratto beneficio dalla trimestrale eccellente di Hermès. In progresso pure Luxottica +1,77% e Ferragamo +1,4%. Torna a correre Mediaset + 3,5%. Gli unici titoli negativi del Ftse Mib sono Buzzi Unicem -3,51% e Campari -1,9%. Continua la pressione su Telecom Italia, -1,97%. 

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