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Dopo Ilva: ArcelorMittal cede impianti a Liberty House

L’offerta vincolante di Liberty prevede l’acquisizione di alcuni impianti in Lussemburgo e Belgio. In questo modo ArcelorMittal dà seguito alle richieste dell’Antitrust europeo dopo l’acquisizione di Ilva.

Dopo Ilva: ArcelorMittal cede impianti a Liberty House

Dopo il completamento dell’acquisizione di Ilva, giovedì 1 novembre, ArcelorMittal – la principale azienda siderurgica e mineraria del mondo presente in 60 paesi – ha raggiunto un accordo con Liberty House per l’acquisizione di ArcelorMittal Dudelange in Lussemburgo e della linea di finissaggio di ArcelorMittal a Liegi in Belgio: le linee di zincatura a caldo 4 e 5 a Flemmalle; di decappaggio a caldo, laminazione a freddo e di imballaggi in latta a Tilleur.

Ad annunciarlo è ArcelorMittal in una nota, spiegando che gli asset fanno parte delle misure che l’azienda ha concordato con la Commissione Europea in seguito all’acquisizione di Ilva. Il closing è subordinato al perfezionamento dell’acquisto di Ilva, all’approvazione societaria, all’autorizzazione dell’Unione europea e alle consultazioni con i sindacati locali e con l’European Work Council.

L’Azienda ha ricevuto un’offerta relativa all’intero pacchetto che doveva essere ceduto nel rispetto degli impegni con l’Europa. Accettando l’offerta vincolante di Liberty House, l’azienda è andata incontro alle preferenze dell’Ue di identificare un unico acquirente per tutti i siti da cedere che sono ArcelorMittal Ostrava (Repubblica Ceca), ArcelorMittal Galati (Romania), ArcelorMittal Skopje (Macedonia), ArcelorMittal Piombino (Italia) e ArcelorMittal Dudelange (Lussemburgo) e le linee di finissaggio di ArcelorMittal Liegi (Belgio).

Sempre giovedì sono stati rilasciati anche i dati trimestrali di ArcelorMittal che ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in calo e sotto le stime degli analisti a causa di una significativa riduzione delle spedizioni di acciaio (-5,5% sul trimestre precedente e -5,4% sullo stesso trimestre del 2017) e per gli effetti negativi del cambio.

Il colosso siderurgico mondiale ha registrato un utile netto pari a 899 milioni di dollari, in calo sia rispetto ai 1,9 miliardi del trimestre precedente sia del miliardo e 200 milioni di dollari dello stesso periodo del 2017.

I ricavi e l’ebitda, invece, hanno riportato un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2017. I primi hanno raggiunto 18,522 miliardi (erano 17,639 miliardi nel terzo trimestre 2017) mentre l’ebitda ha toccato 2,729 miliardi a fronte di 1,924 miliardi dello stesso trimestre del 2017.

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