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Docenti, una sentenza del Tribunale di Genova spaventa il Miur

Il tribunale di Genova ha accolto il ricorso di una docente sulla ricostruzione di carriera comprendente per intero il periodo di precariato – La docente riceverà 3mila euro di aumento all’anno per le differenze retributive maturate nel’ultimo quinquennio – Il rischio della carica dei 600 mila.

Docenti, una sentenza del Tribunale di Genova spaventa il Miur

Una nuova sentenza di un tribunale italiano, che concede il via libera alla ricostruzione di carriera degli insegnanti comprendendo per intero il periodo di precariato, spaventa il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il tribunale di Genova, infatti, ha dato ragione a un’insegnante della scuola secondaria superiore, assunta a tempo indeterminato nel 1997 e che ha iniziato a fare supplenze nel 1983, che aveva presentato riscorso contro il suo mantenimento al livello stipendiale d’ingresso, nonostante avesse lavorato per 14 anni al servizio dello Stato con oneri e responsabilità non inferiori a quelli dei colleghi di ruolo.

La docente, dunque, si è vista assegnare dal giudice circa 3mila euro di aumento all’anno, per le differenze retributive medio tempo maturate nell’ultimo quinquennio. Il Miur, che secondo la sentenza avrebbe violato “i principi costituzionali di ragionevolezza e di equità retributiva”, provocando un “ingiusto rallentamento della progressione stippendiale”, ha dovuto inoltre pagare 2mila euro per le spese legali.
 
La sentenza del tribunale di Genova potrebbe rappresentare un precedente pericoloso per il ministero, dal momento che sono oltre 600mila i docenti che potrebbero essere coinvolti in una simile interpretazione e che potrebbero, dunque, ricorrere alla stessa maniera.

Pubblicato in: News

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