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Diesel+, Eni blocca pubblicità dopo intervento Antitrust

Già multata per 5 milioni dall’Antitrust a gennaio per pubblicità ingannevole sul prodotto Diesel+, Eni ha fermato la campagna promozionale. E pagato la sanzione

Diesel+, Eni blocca pubblicità dopo intervento Antitrust

Eni interrompe la pubblicità ingannevole relativa al gasolio Diesel+. L’ottemperanza avviene oltre tre mesi dopo che l’Antitrust aveva giudicato irregolare quella campagna promozionale, infliggendo alla società petrolifera una multa da 5 milioni di euro e intimandole di interromperla. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva ritenuto che quei cartelloni fossero ingannevoli sia relativamente al presunto positivo impatto ambientale connesso all’utilizzo di Diesel+ (“attribuiti al prodotto nel suo complesso vanti ambientali che non sono risultati fondati”), sia alle asserite caratteristiche di tale carburante in termini di risparmio dei consumi (-4%), di riduzioni delle emissioni gassose (-40%) e di CO2 (-5%). “Tali caratteristiche non sono risultate confermate dalle risultanze istruttorie”, aveva sentenziato a gennaio l’Antitrust.

Nei messaggi inoltre si utilizzavano in maniera suggestiva la denominazione “Green Diesel”, le qualifiche “componente green” e “componente rinnovabile”, e altri claim di tutela dell’ambiente, quali “aiuta a proteggere l’ambiente. E usandolo lo fai anche tu, grazie a una significativa riduzione delle emissioni”, sebbene il prodotto sia un gasolio per autotrazione che per sua natura è altamente inquinante e non può essere considerato “green”. Oggi, 27 aprile 2020, Eni ha dunque comunicato di avere ottemperato al provvedimento a suo carico. Oltre al pagamento della sanzione, Eni ha provveduto alla interruzione della diffusione della comunicazione promozionale relativa al prodotto Eni Diesel+ rimuovendo ogni riferimento al Green Diesel e agli altri claim ritenuti ingannevoli nelle proprie stazioni di rifornimento.

Eni, sempre in gennaio, si era dichiarata sorpresa per la decisione del Garante e aveva preannunciato un ricorso al Tar.

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