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Diario del terremoto: gravi danni all’agricoltura, un’estate senza pere e meloni

DIARIO FUORI DAL CORO – L’agricoltura fiorente della pianura padana, profondamente ferita dal terremoto, fa ancora fatica a quantificare seriamente i danni prodotti dalle scosse – Le colture più penalizzate sono quelle dei meloni e delle pere.

Diario del terremoto: gravi danni all’agricoltura, un’estate senza pere e meloni
L’agricoltura fiorente della pianura padana, profondamente ferita dal terremoto, fa ancora fatica a quantificare seriamente i danni prodotti dalle scosse. Molte sono le aziende agricole con edifici crollati, animali in ripari di fortuna e produzioni a rischio. I danni alle irrigazioni riguardano migliaia di ettari e così oggi la Coldiretti segnala che anche molte produzioni di ortofrutta subiranno pesanti ridimensionamenti. E’ il caso dei meloni, che vengono raccolti a mano, ma devono essere riparati nei capannoni e delle pere, cui manca l’acqua e rischiano di essere danneggiate nell’80% della produzione. Potrebbe essere così un’estate senza meloni e pere emiliane.

Per quanto riguarda il formaggio i numeri aggiornati parlano di 360.000 forme di Grana Padano e 633.700 forme di Parmigiano Reggiano cadute a terra. Il Parmigiano Reggiano ‘terremotato’  sarà in vendita domani a Bologna, dalle ore 15 al mercato di campagna Amica (via del Gomito 30). I cittadini potranno acquistare tagli da un chilo già stagionato e controllato dal Consorzio di tutela, al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine. I danni al solo Parmigiano, secondo Coldiretti, ammontano a 150 milioni di euro. Il pregiato formaggio comunque continua ad essere molto gettonato via web: in quattro giorni sono arrivate 17.000 richieste alla mail terremoto@parmigiano-reggiano.it, che continuerà a funzionare anche nei prossimi giorni

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