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Derby al veleno alla Juve e record di Buffon, ma il Napoli non molla

I campioni d’Italia dimenticano l’eliminazione di Champions vincendo il derby della Mole per 4-1 con gol di Pogba, Khedira e Morata (due) ma il Toro recrimina per un gol regolare annullato a Maxi Lopez e per la mancata espulsione di Alex Sandro – Nuovo record di imbattibilità di Buffon a 973 minuti – Il Napoli risponde con 2 gol di Higuain e uno di El Khadduri e batte in rimonta il Genoa per 3-1

Derby al veleno alla Juve e record di Buffon, ma il Napoli non molla

La Juventus vince, il Napoli risponde. Il leit motiv del campionato si è ripetuto anche alla 30esima giornata, confermando così una lotta scudetto sempre più avvincente. Due successi sofferti per entrambe, ma con post partita molto diversi: se dal San Paolo, infatti, non emergono discussioni di nessun tipo, altrettanto non si può dire dell’Olimpico di Torino, trasformatosi in un vero e proprio vespaio di polemiche.

Colpa dell’arbitraggio di Rizzoli, del tutto inadeguato nonostante le ottime credenziali dell’arbitro in questione, capace di errori gravi e, probabilmente, decisivi. Su tutti un gol annullato a Maxi Lopez sul 2-1 Juve, ma anche la mancata espulsione di Alex Sandro (già ammonito) in occasione del rigore concesso ai granata.

“Fa male perdere così – lo sfogo di Ventura. – Oltre a quello del brasiliano manca un rosso a Bonucci, inoltre la nostra rete era regolare e poteva cambiare tutta la partita. Tutto quello che viene dopo sono solo chiacchiere: al 60’ dovevamo essere 2-2 e con un uomo in più”.

“Degli arbitri non ho mai parlato e non voglio cominciare ora, tanto più dopo quello che è successo a Monaco – ha ribattuto Allegri. – Abbiamo vinto meritatamente e non era facile, la batosta in Champions poteva pesare e invece non è stato così”. Del derby della Mole, insomma, resta soprattutto la direzione di Rizzoli, e questo nonostante una partita ricchissima di spunti anche a livello tecnico.

Il record di Buffon, innanzitutto: Super Gigi è riuscito a superare Sebastiano Rossi e il gol di Belotti non ha fatto altro che fissare l’asticella a quota 973’, nuova cifra da battere per i portieri del futuro. “Ho trascorso una notte agitata, avevo la febbre e temevo di non poter giocare – ha rivelato il numero 1 bianconero. – Ovviamente però non potevo perdere questa partita, sia per questioni personali che di squadra: sono felice per il record ma anche per la vittoria, è stata tanto difficile quanto importante”.

Effettivamente il derby col Toro si è rivelato ostico, sicuramente più di quanto non dica il risultato finale. L’1-4 non rende giustizia ai granata, in partita per tutto il secondo tempo nonostante un primo giocato malissimo. Al 33’ era stato Pogba a sbloccarlo su punizione (Padelli non impeccabile) e quando Khedira, al minuto 42, aveva trovato il raddoppio, in molti avevano pensato a una partita senza storia.

Poi però, nella ripresa, ecco riemergere il proverbiale cuore Toro: prima il rigore di Belotti (48’), poi il gol annullato a Maxi Lopez per un fuorigioco inesistente. A ristabilire le distanze ci pensava Morata, autore di una doppietta da vero numero 9, con una particolare predisposizione per le sfide da dentro-fuori. La nota stonata, oltre alle polemiche arbitrali, arriva da Paulo Dybala: l’argentino, schierato titolare a sorpresa (e, alla luce dei fatti, con poca lungimiranza) da Allegri, ha accusato un fastidio muscolare e ha dovuto abbandonare il campo dopo appena 32’.

La vittoria della Juve rendeva indispensabile una risposta analoga del Napoli e gli azzurri, seppur con qualche patema di troppo, si sono fatti trovare pronti. Al San Paolo però è stato il Genoa a passare in vantaggio, colpa dell’ennesima distrazione difensiva della banda Sarri, colpita a freddo proprio come contro il Chievo nell’ultima apparizione in quel di Fuorigrotta.

Lo 0-1 targato Rincon ha costretto il Napoli a una partita di rimonta, giocata sul filo dei nervi e delle emozioni. La porta di Perin è apparsa a lungo stregata, poi, come sempre in questa stagione, è salito in cattedra Gonzalo Higuain. Il Pipita ha prima timbrato il pareggio con un gol di rapina (51’), poi ha firmato il 2-1 con uno splendido destro a giro che ha fatto esplodere il San Paolo (81’). La rete finale di El Kaddouri (92’) ha solo ribadito quello che tutti sanno da tempo: gli azzurri non hanno nessuna intenzione di abbandonare il sogno scudetto.

“Voglio continuare a pensare partita dopo partita – ha glissato Sarri. – Non mi piace andare in svantaggio, spero che questa cosa di dover rimontare non diventi un’abitudine. Ad ogni modo stiamo facendo un campionato straordinario, siamo 3 punti dietro una squadra che ne ha fatti 58 su 60 nelle ultime partite. La Juventus? Mi hanno detto che hanno annullato un gol regolare al Torino ma sono sincero, non ho visto niente”.

Un dribbling bello e buono sulle polemiche, come a dire che in fondo, con questo Napoli, non c’è bisogno di pensare ad altro che non sia il campo.

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