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Decreto sviluppo, tutte le novità: edilizia, project bond, incentivi

Project bond, bonus ristrutturazioni e altre misure per l’edilizia, provvedimento sblocca-centrali energetiche, minibond e riordino degli incentivi – Venerdì in Consiglio dei ministri approda il nuovo decreto su infrastrutture e trasporti.

Decreto sviluppo, tutte le novità: edilizia, project bond, incentivi

Project bond all’italiana, bonus ristrutturazioni con aliquota al 50% da calcolare su un importo massimo di 96 mila euro, provvedimento sblocca-centrali energetiche, minibond e riordino degli incentivi. Questi i pilastri su cui poggia il nuovo decreto su infrastrutture e trasporti (forse diviso in due parti) che venerdì approderà in Consiglio dei ministri. Secondo gli ultimi dati in circolazione, solo le misure sull’edilizia valgono 5 miliardi e possono creare fino a 25mila posti di lavoro.

Vediamo nel dettaglio quali sono le novità in arrivo:

PROJECT BOND

Lo scopo è favorire l’emissione e il collocamento di obbligazioni da parte dei concessionari e delle società di progetto grazie a un trattamento fiscale agevolato, lo stesso riservato ai titoli pubblici. Secondo le stime gli investimenti attivabili dai project bond ammonterebbero a 10-15 miliardi.

PROVVEDIMENTI PER L’EDILIZIA

Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni, l’esecutivo punta ad alzare dal 36 al 50% l’aliquota detraibile, aumentando anche da 48mila a 90mila euro l’importo massimo su cui calcolare il bonus. Il tetto dei risparmi possibili su ogni abitazione passa così da 17.280 a 48 mila euro. Per documentare le spese da scaricare sarà obbligatorio esibire le fatture dei pagamenti effettuati tramite bonifici bancari.

Al fine di garantire la copertura dell’intervento – tuttavia – i proprietari degli immobili non potranno godere immediatamente delle detrazioni, che saranno spalmate su dieci quote annuali di uguale importo. Solo chi ha almeno 75 e 80 anni avrà diritto a ripartizioni su periodi inferiori, rispettivamente di 5 e 3 anni.

Quanto al bonus sugli interventi di riqualificazione energetica, l’aliquota del 55% non dovrebbe essere ritoccata (anche se non è ancora escluso che venga abbassata al 50%), ma diventerà strutturale. Anche in questo caso lo sconto sarà suddiviso in 10 anni e spetterà solamente ai proprietari dell’immobile. Oltre alle fatture bisognerà però esibire anche il rapporto dei tecnici sui risultati che sarà possibile ottenere con i lavori.

Altri due provvedimenti in arrivo in materia edilizia riguardano le nuove costruzioni: per questi immobili è previsto il ritorno dell’Iva sulle cessioni e sulle locazioni anche dopo i cinque anni e l’esenzione dall’Imu per un massimo di tre o forse cinque anni.

CENTRALI ENERGETICHE

E’ senz’altro questa la misura più controversa. L’obiettivo è sbloccare la realizzazione di infrastrutture energetiche, dando il via libera a investimenti privati per oltre 10 miliardi di euro. Si tratta soprattutto di rigassificatori e gasdotti. Il ministero ricorrerà alla Presidenza del Consiglio per superare l’ostruzionismo delle Regioni nei casi in cui non ci sia ancora alcuna intesa, nonostante il procedimento amministrativo si sia concluso e la valutazione d’impatto ambientale abbia avuto esito favorevole.

RIORDINO DEGLI INCENTIVI

E’ prevista la creazione di un Fondo per la crescita sostenibile da circa 600 milioni di euro. La cifra sarà recuperata in questo modo: 118 milioni dai contratti di programma per le aree depresse, 140 milioni dai contratti di area, 330 milioni dal Fondo per l’innovazione, 34,5 milioni dalle risorse per la reindustrializzazione. Un altro miliardo sarà attivabile dal Fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti per il sostegno alle imprese. Altre risorse potrebbero derivare dal Fondo Industria 2015, dalle agevolazioni per le aree sottoutilizzate e da quelle per l’intervento straordinario per il Mezzogiorno, dai fondi per il settore minerario e il commercio elettronico.

MINIBOND

Si tratta di obbligazioni e cambiali che le piccole e medie imprese non quotate potranno emettere per finanziarsi. Le Pmi interessate dovranno però soddisfare alcuni requisiti: assistenza di uno sponsor, certificazione dell’ultimo bilancio e circolazione dei titoli tra investitori qualificati. Su questi titoli – cui verranno estese alcune esenzioni fiscali tipiche dei bond societari – saranno deducibili gli interessi.

GIUSTIZIA, RINVIO SISTRI E ESTENSIONE AGEVOLAZIONI SRL

Grazie alla collaborazione con il ministero della Giustizia, il provvedimento intende anche accelerare i procedimenti giudiziari. Si prevede anche il rinvio del sistema per la tracciabilità dei rifiuti (Sistri) al 31 dicembre e l’estensione a tutte le società Srl delle agevolazioni inizialmente previste solo per i giovani sotto i 35 anni.

AUTONOMIA FINANZIARIA DEI PORTI

In materia di trasporti si prevedono alcune misure di carattere finanziario che riguardano, in particolare, l’autonomia finanziaria dei porti, a cui sarà destinata parte dell’Iva e delle accise (1%) ricavate dai porti stessi.

PIANO NAZIONALE PER LE CITTA’

Nell’ambito del Piano nazionale per le città è prevista l’istituzione presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di una “Cabina di regia”, che selezionerà gli interventi proposti dai comuni per la riqualificazione e la valorizzazione di aree urbane degradate utilizzando fondi disponibili pari a 230 milioni e attivabili pari a circa 2 miliardi di euro.

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