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Da Fideuram a Intesa: doppia scissione per IWBank

La scissione parziale fa confluire la banca online di Ubi nella private bank di Intesa Sanpaolo guidata da Tommaso Corcos e da questa al gruppo guidato da Carlo Messina

Da Fideuram a Intesa: doppia scissione per IWBank

Doppia scissione per IWBank, la banca online specializzata negli investimenti di individui e famiglie: da Fideuram a Intesa Sanpaolo. A seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla Banca Centrale Europea, il progetto di scissione parziale di IW Bank a favore di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking e di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking a favore di Intesa Sanpaolo è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Torino, come previsto dall’art. 2501-terc.c.

L’operazione segue il percorso di valorizzazione e di integrazione fra i due gruppi bancari, avviato nell’ambito della fusione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo. Fusione che è stata prima preceduta dalla scissione di Ubi a favore di Fideuram-ISP della partecipazione in IWBank, lo scorso 12 aprile 2021.

Fideuram-Intesa Sanpaolo PB (BF) è una società controllata totalitariamente da Intesa. Per una efficiente integrazione nell’ambito della Divisione private, è stata proposta la scissione di IW a favore di BF delle attività bancarie, al fine di consentire la trasformazione di IW da banca in Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), autorizzata a prestare le attività di consulenza finanziaria e collocamento di prodotti e servizi d’investimento. Il progetto di trasformazione di IW in SIM è volto “a preservare la continuità del business di IWBank e a valorizzare il modello di servizio della stessa”.

Più precisamente, con la “Prima Scissione”, a Fideuram sono state cedute le attività bancaria, la gestione dei canali diretti, l’operatività a distanza sui canali telematici e telefonici e l’erogazione di servizi di trading. Il portafoglio di mutui in bonis di IWBank è passato direttamente a Intesa Sanpaolo, mentre le attività di governo e controllo, presidio dei rischi e servizi di supporto sono garantite dalle strutture di Intesa Sanpaolo e Banca Fideuram.

Successivamente la “Seconda Scissione“. A Intesa verrà assegnato il ramo d’azienda organizzato per la gestione di specifiche attività bancarie e finanziarie, nell’universalità dei rapporti giuridici attivi e passivi che lo compongono in unità economicamente organizzata e nell’insieme delle attività e passività.

La scissione sarà approvata dal Cda di Intesa Sanpaolo, ad eccezione che i soci chiedano (almeno il 5% del capitale sociale), entro il 5 novembre2021, che tale decisione sia adottata dall’Assemblea straordinaria.

Tale soluzione – si legge in una nota di Intesa Sanpaolo – è ritenuta il miglior punto di equilibrio tra l’esigenza da un lato di preservare la fidelizzazione della rete distributiva di consulenti finanziari e la clientela relativa. Inoltre, l’operazione mira a “realizzare sinergie e minimizzare rischi operativi”.

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