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Da centrale elettrica a villaggio turistico, Futur-E avanza a Piombino

Enel, nell’ambito del progetto Futur-e che prevede la riconversione di 23 ex centrali termoelettriche in tutto il Paese, ha affidato alla società Stigliano Sviluppo srl la riqualifica degli spazi dell’impianto toscano – Avanza anche Porto Tolle – VIDEO.

Da centrale elettrica a villaggio turistico, Futur-E avanza a Piombino

Il progetto si chiama Futur-e e nasce come percorso di economia circolare per dare nuova vita a 23 centrali termoelettriche: impianti che hanno sostenuto la crescita industriale del nostro Paese e che oggi, attraverso la collaborazione con i territori e la creazione di valore condiviso, Enel vuole trasformare in nuove storie di sviluppo e innovazione sostenibile.

E ha già definito il destino di due di queste ex centrali, tra le più famose del Paese: se Montalto di Castro diventerà un porticciolo turistico, con tanto di ristoranti, alberghi e campo da golf, anche i 140 ettari della centrale a olio combustibile di Piombino (40 occupati dall’impianto spento nel 2015) si apprestano a trasformarsi in uno spazio multifunzionale che comprenderà aree commerciali, zone con funzioni turistico-ricettive e ricreative, luoghi per la ricerca scientifica e l’agricoltura sperimentale. Un altro esempio virtuoso di innovazione sostenibile nel campo delle dismissioni di aree industriali.

La realizzazione, a seguito di una procedura competitiva di vendita lanciata da Enel, è affidata alla società Stigliano Sviluppo srl, che poche settimane fa ha firmato il preliminare per l’acquisizione dell’area dell’ex centrale di Piombino. L’obiettivo è in linea con il progetto Futur-e: riconvertire lo spazio a nuovi usi, diversi dalla produzione di energia, in grado di garantire al territorio nuove opportunità in sintonia con i principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale.

L’idea di trasformare la dismissione di un impianto in una nuova occasione di sviluppo è stata applicata a Piombino anche nella prima fase di test sull’utilizzo di nuove tecnologie per le bonifiche, conclusi con successo, i cui risultati sono stati sottoposti alle autorità regionali competenti per poter avviare le attività. In particolare, è stato utilizzato un trattamento biologico per le aree in cui è stata rilevata la presenza di idrocarburi che favorisce il processo di disgregazione da parte dei batteri naturalmente presenti nel terreno.

Un progetto che tra l’altro fa della Toscana la prima Regione ad affrontare il tema della bonifica di siti industriali con tecnologie innovativesostenibili e riproponibili su larga scala su altri siti analoghi a livello nazionale e internazionale, in un’ottica di economia circolare, principio che la Regione ha recepito di recente nel proprio statuto.

Ad uno stadio meno avanzato ma comunque già avviato verso la futura nuova destinazione è anche Porto Tolle, per il quale Enel ha firmato una “lettera di intenti” con Human Company, gruppo italiano leader nel turismo ricettivo. Entra così nel vivo il percorso per la riqualificazione dell’ex centrale termoelettrica di Porto Tolle, il sito vicino alla riserva naturale del Delta del Po. La proposta di Human Company prevede di trasformare il sito in un innovativo villaggio turistico open air.

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